Mezzadri_Impariamo il nostro dialetto - page 2

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ORIGINEDELDIALETTOPARMIGIANO
Nel 183 a.C. i Romani, dopo avere tracciato laViaEmilia, cacciarono i Galli [li
avevano sconfitti nel 191!] e imposero
la lingua latina
. Il latino volgare, cioè parlato
da soldati e coloni importati, impiantandosi sulle locali parlate celtiche (che pertanto
hanno funzionato da sostrato al superstrato latino) ha prodotto, dopo un lungo
cammino durato secoli, il dialetto parmigiano. Lodimostra anche il fatto che nel
nostrodialetto sussistono parole derivanti da varie lingue.
Parole derivanti dal sostrato celtico: Car
(carro con quattro ruote);
Galón
(coscia);
Lidga
(fango, dall’irlandese «ledega»);
Bresca
(favo asciutto, da «brisca»).
Si usa ancora la frase
“sutt cme ‘nabresca”.
Parole e numerose espressioni sono derivate dalla bassa latinità: butér
(burro) da
butyrum -
sój
(bigoncio) da solium –
misóra
(falcetto) da falx messoria-
caldarén
(pentolino) da caldarinus -
rezdór
(capo famiglia) da rector.
Parole derivanti dai popoli germanici: Bórogh
(borgo (da «burgh»= città);
Guindol
(arcolaio) daGerwinder;
Magón
(stomaco) damagen;
Brovär
(scottare i
cibi).
Sarùcch
(scappellotto con le nocche della dita –dal tedesco zurük).
Dallo spagnolo: Soghètt
(corda) da soga)
alm'à inlochì
(dall'aggettivo loco=
pazzo).
Parole di origine araba;mafón
(occhi ammaccati) -
mamalucch
(stolto).
Parole derivanti dal francese:
nel 1749 al seguito del duca Filippo di Borbone,
giunsero dalla Francia migliaia di persone: architetti, artisti, uomini di cultura,
artigiani, cuochi, camerieri ecc. Così molti termini francesi sono stati dialettizzati.
Solo per citarne alcuni fra i tanti
: lorgnètti
, occhialini da “lorgnettes”;
babalàn,
che
parla a vanvera, da “babiller”;
ombrìggol
, ombelico, da “nombril”,
bufé
, credenza,
da buffet;
cabarè
, vassoio, da cabaret;
comò
, cassettone, da commode.
LAPARLATAPARMIGIANA: LINGUAODIALETTO?
Spunti tratti da una lezionje del prof. Giovanni Petrolini professore di linguistica e
dialettologia italiana per il corsodi dialetto 2016
Dialetto e lingua: qualche considerazione generale
I linguisti ci dicono che, tra lingua e dialetto, sul piano strettamente linguistico, non
esistono sostanziali differenze. Si tratta infatti di sistemi fonematici dotati in entrambi
i casi di una lorogrammatica (fonetica,morfologia, sintassi, lessico). Lingua e
dialettohanno insomma “una pari dignità semiologica”.
Anche dal punto di vista genetico, lingua e dialetto rappresentano diversimomenti di
uno stesso continuum linguistico. Quello che era una lingua, il latino, attraverso il suo
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