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fronte a due non lievi difficoltà: i lati disuguali e la pianta irregolare, che superò genialmente.
Adottò per i due lati minori l’arco acuto, ottenendo ovunque arcate della stessa altezza; così per
effetto prospettico, la grande differenza tra il lato maggiore e il minore fosse quasi inosservata.
L’aver poi adoperato per le colonne fusti di dimensioni diverse ha permesso di ottenere la
simmetria desiderata.
15
Anche nel 1477, scrive il Pezzana, il monastero dovette difendersi dai saccheggi:
“
Stettero in
gran pericolo di saccheggio i monisteri di S. Paolo, di S. Alessandro e di S. Uldarico, le Badesse
dei quali erano de’ Rossi. Esse ebbero l’accortezza di corrompere col denaro i Capitani”
16
Il 4 aprile del 1505 fu stipulato il contratto tra la Badessa Cabrina Carissimi e l’intagliatore Gian
Giacomo Baruffi, (aiutato secondo Felice da Mareto da Marc’Antonio Zucchi
17
) per la
costruzione del leggio e del coro della
chiesa. Giuseppe Bertoluzzi lo descrive
così:
“
Merita pure d’essere osservato il
coro interno qual monumento di tarsia e
d’intaglio eseguito nel principio del 1500,
d’ordine e a spese della Badessa Cabrina
Carissimi
”
18
.
Esso doveva avere 24 stalli,
12 per parte; doveva essere per disegno ed
aspetto simile a quello del coro della
chiesa di San Francesco, e se possibile
superiore per “
bontà perfecione e belecia
”.
Secondo Carlo Malaspina invece il coro è opera di Marc’Antonio Zucchi: “Furono questi eseguiti
per commissione della Badessa Carissimi, più che al Bianchino e al Lendinarese, al nostro
Marc’Antonio Zucchi.”
19
Non si ha quindi certezza di chi ha effettivamente costruito il coro,
anche osservandolo dal vero non si è trovata la “firma” dell’artista. Probabilmente lo Zucchi ha
contribuito alla realizzazione, infatti il coro di San Giovanni del 1513, realizzato da lui, è simile a
quello di Sant’Uldarico.
15
D
ALL
’A
GLIO
D
ON
I.,
Diocesi di Parma
, Vol. 1, Scuola tipografica Benedettina, Parma 1966
16
P
EZZANA
A.,
Storia della città di Parma
, 1837-1859, IV t., pp. 20-21
17
D
A
M
ARETO
F.,
Chiese e conventi di Parma
, Deputazione di storia patria per le province parmensi, Parma 1978. Si
ipotizza che Zucchi possa aver contribuito alla costruzione del coro, anche perché il coro di San Giovanni vangelista
(dello Zucchi stesso) è simile.
18
B
ERTOLUZZI
G.,
Nuovissima guida per osservare le pitture sì a olio che a fresco esistenti attualmente nelle chiese
di Parma
, Tipografia Ducale, Parma 1830
19
M
ALASPINA
C.,
Nuova guida di Parma
, 1869 Parma.
2 Coro