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1.2 D
AL
XVIII
AL
XX
SEC
Come per molte altre chiese, anche le attuali caratteristiche architettonico compositive di S.
Uldarico risalgono ai lavori eseguiti verso la metà del XVIII secolo, quando il preesistente
impianto dell’edificio fu in buona parte rivisto. Il coro qui inteso è ora l’attuale sagrestia, infatti
una planimetria del 1845 dimostra che il coro era situato in un’altra posizione rispetto all’attuale.
Nel 1740 furono rifatte le volte della chiesa e del coro, perdendo così il soffitto a intaglio del
‘400. Successivamente venne rifatta anche la facciata nel 1762 per opera di Gaetano Ghidetti.
Probabilmente nell’ambito di questi due interventi venne rivisto anche l’interno della chiesa, che
oggi è chiaramente settecentesco. La facciata progettata dal Ghidetti è suddivisa in due ordini:
quello inferiore, con quattro paraste doriche su zoccoli (di cui le centrali doppie) che reggono una
doppia trabeazione con inserita la scritta del titolo (presente fino agli anni ‘80
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); il portale
sormontato da un grande arco a tutto sesto e adornato da cornice e timpano triangolare. L’ordine
superiore, raccordato con chiocciole a lumaca, è più stretto e slanciato, con due paraste ioniche,
trabeazione, un grande finestrone con timpano ellittico, e un timpano di coronamento triangolare
con pinnacoli. L’interno è ad una navata, con tre cappelle per lato con archi a tutto sesto e due
orchestre, le lesene hanno capitelli compositi e trabeazione movimentata.
Nella prima cappella a destra il
Martirio di
San Giacomo
di Antonio Bresciani che
eseguì pure nel 1736
La Gloria di
Sant’Uldarico
nel medaglione della volta
lunettata. Nella terza cappella i santi
benedettini di un emiliano del ‘600. I
pennacchi con i profeti e la cupola
ovoidale con una gloria d’angeli furono
affrescati da Pietro Rubini. Nella prima
cappella a sinistra
Il Battesimo di Gesù
attribuito a Lionello Spada, nella terza fra
pitture e prospettiva si trova una natività
attribuita a Girolamo Bedoli; sotto
Sant’Antonio da Padova in adorazione di
Gesù bambino
di Giambattista Boghesi.
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ASD , Fondo Sant’Uldarico, Relazione tecnica, Arch. Paolo Conforti, 20/06/1984
3 Medaglione della volta