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Fig. 3 – Archivio di Stato di Parma,
Archivio del Comune di Parma
, busta 117.
“Pianta del Convento in Parma detto di Sant’Uldarico”, firmata dall’ispettore Abbati, del 14 settembre 1816.
Fig. 4 – Archivio di Stato di Parma,
Archivio del Comune di Parma
, busta 117.
“Icnografia dell’Edifizio detto di Sant’Uldarico in Parma” che reca la firma di Vicenzo Vicenzi, datata 24 ottobre
1832.
ed orientale. L’anomalia rispetto alle due planimetrie successive, che rispecchiano
l’assetto attuale, consiste proprio nel numero di arcate dei lati nord e sud, cinque anziché
quattro, in realtà. Se la stessa anomalia si verifica su un piano macroscopico nelle carto-
grafie ottocentesche del Sanseverini e del Patrini, l’Atlante Sardi a queste antecedente
(1767) rappresenta il chiostro piccolo con cinque arcate sui lati minori, così come ci è
pervenuto (fig.
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). E’ difficile ipotizzare una giustificazione a tale incongruenza, conside-
rando che il medesimo errore si ripete in una planimetria tanto più accurata e descrittiva
della rappresentazione cartografica a scala urbana del Sanseverini.
L’”Icnografia” del 1832, infatti, indugia su ogni particolare planimetrico dell’edificato.
Tuttavia l’interesse principale del disegno è quello di documentare lo stato di proprietà di
una porzione del fabbricato.