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IL RILIEVO DI DETTAGLIO NELL’ANALISI DELL’EDILIZIA STORICA
2.
1
Breve storia del rilievo di dettaglio
La pratica del rilievo di dettaglio trova un antecedente nel disegno rinascimentale di
particolari architettonici e decorativi legato alla riscoperta degli ordini classici.
L’osservazione delle architetture antiche e delle loro vestigia si arricchisce del suppor-
to grafico per documentare e codificare le regole costruttive del passato, al fine di creare
una nuova architettura disciplinata in primo luogo dal proporzionamento delle sue parti.
M. Docci e D. Maestri individuano tre fasi nel disegno rinascimentale, in base alle quali
si evolve la concezione del disegno come rappresentazione oggettiva del dato reale. La
riproduzione grafica di dettaglio è infatti, inizialmente, un’operazione di studio e di eserci-
zio personale che l’artista elabora per sé, implementando le proprie capacità figurative
ancor più di un’effettiva conoscenza dell’antico. L’oggettivazione e la specializzazione del
disegno di dettaglio cominciano a formularsi con i Sangallo (fig.
1
) e con Francesco di
Giorgio Martini (fig.
2
), che uniscono al disegno dal vero i dimensionamenti principali me-
diante quotatura, basata sull’assunzione del braccio fiorentino come unità di misura pre-
dominante.
Fig. 1 – Antonio da Sangallo il Vecchio, 1430 ca. Fig. 2 – Francesco di Giorgio Martini, 1470 ca.