Tesi Ziliotti completa - page 84

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CONCLUSIONE
Lo studio condotto ha portato ad interessanti considerazioni e scoperte in riguardo
all’architettura del Chiostro di Sant’ Uldarico a Parma.
Il rinvenimento del progetto eseguito da un architetto dell’importanza locale di Nicolò
Bettoli per la nuova Canonica della Chiesa testimonia una particolare attenzione da parte
della città per tale complesso monasteriale.
L’analisi di questa ed altre cartografie ha permesso, anche grazie alle numerose legende in
esse presenti, la piena comprensione della struttura del Chiostro e dei locali annessi : esso si
presentava come un’unità autonoma, difficilmente collegata ai distrutti Chiostro maggiore
ed Orto delle monache attraverso uno o più sistemi di stanze. Una tale conformazione
interna ha portato ad ipotizzare un cantiere del complesso monasteriale portato avanti a più
riprese.
Uno sguardo più ampio verso il panorama dell’architettura tardo quattrocentesca parmigiana
ha permesso di comprendere ancor meglio la singolarità dell’opera architettonica oggetto di
studio ; il Chiostro di Sant’ Uldarico, infatti, si pone come un “unicum” nella cultura
architettonica parmigiana, a metà fra il calare delle arti medievali e la rinascenza dei
classici.
Studi precedenti hanno confermato come l’architettura del Chiostro non segua
proporzionamenti in alcuna parte della costruzione, allontanandosi così dalla lezione
rinascimentale fiorentina. La seguente ricerca ha invece rintracciato delle modularità
classiche nelle forme scultoree dei capitelli ; stupisce tuttavia il fatto che la modularità
riguardi solo i capitelli e non le intere colonne.
La non proporzionalità dei lati che cingono il Chiostro sembra essere conferma dell’ipotesi
di un riuso di murature già esistenti per l’apertura nel 1440 del cortile interno al Monastero,
poco dopo trasformato nell’attuale Chiostro. Le volontà del progettista non vanno dunque
ricercate nell’architettura muraria quanto nei particolari dell’apparato decorativo. In questi è
infatti possibile scorgere i segni di una cultura protorinascimentale ( quali la modularità
classica dei capitelli e i motivi delle teste di cherubini fra caulicoli ), pur non mancando, in
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