6.304
6.305
6.303
La
tomba di Padre Li11o alla Vìfletta oggi, co11
il
sarcofago
in pietra, pure disesnato dal Cacciani e collocato
il
13
ltt!Jiio
1947.
e la sltttua i11 bronzo a fianco (AGG- GAL).
6.304-305 Il 22 not;embre
1947
veniva benedello il "Cbiostro di
Padre Lino" nell'angolo Nord-occidentale della Villetta.
SII
progetto
dell'arcbltetto conlltnale Ame1igo Bonaconza, IJOiuto e jìnauziato
daii'Amministmzione Comlllzale, con, al centro, tii/CI copitt della
statuct di Cacciani appoggiata ad una vera da pozzo, a destra come
siprese11ta ogHi (AGG - GOG).
finanziato dall'Amministrazione Comunale. Sem-
plici pilastri in corto racchiudono un triangolo di
verde ombreggiato da due tassi, al centro del
quale veniva collocata, dinanzi ad un pozzo, pure
in cono, una copia della scultura di Cacciani, fusa
a Milano dalla ditta canziani e finanziata, ancora
una volta, dalla famiglia Barilla. L'architettura, le
decorazioni e le i crizioni che girano sui frontoni
del porticato, tratte dal
··cantico di Frate Sole ··.
si ispirano al movimento francescano. Una targa
marmorea, pure denata da Ildebrando Cocconi,
ricorda:
·A Padre Lino Maupas, dei Padri
Minori, che rinnovando le virtù francescane,
beneficando passò nella vita,
il
Popolo che anco-
ra dall 'alto egli benedice e p1·otegge•.
Il
5
giugno del
1952
alla Certosa, già sede del
Riformatorio minorile "Lambruschini", trasformata
poi in cuoia per gli Agenti di custodia, veniva
scoperto, nel lungo corridoio che conduce al
Chiostro Grande, un busto in bronzo opera di
6.307
Pietro Camerini
(1887-1952).
La
targa marmorea
apposta in fregio implora:
·Tu. o Padre Lino
-
cbe
dedicasti la tua vita -al bene ed al so!liem dei sol-
ferenti- ed insegnasti colla tua affettuosa parola
-
e con incomparabile esempio
-
ai ragazzi corri-
gendi- come si può diventare buoni
-.fà
cbe il tuo
spirito aleggi su questa casa
-
affinché coloro che
vi sono accolti- sentano il bisogno di purificarsi-
per rendersi degni della tua paterna protezione•.
Nel
1954,
in occasione del trentesimo della morte,
nel Convento della Santissima Annunziata, dove lo
stesso Padre Lino aveva a lungo abitato,
il
santo
frate veniva ricordato nella Sagrestia, con un ritrat-
6.306
to affrescato da Latino Barilli
(1883-1961)
entro
uno dei quattro ovali in stucco che adornano le
pareti e nel Chiostro, dove veniva collocata una
copia della scultura di Cacciani sovrastata da una
luneua dipinta da Emanuele Quintavalla riprodu-
cente un originale di Amelia Meccherini che pre-
senta il religioso anorniato dai "suoi'' poveri.
Il
19
febbraio
1994
gli Esploratori Cattolici scopri-
vano in borgo Catena, sul muro perimetrale del
Convento dell'Annunziata, una targa in pietra a
6.308
ricordo della prima uscita ufficiale dell'A CI a
Parma verifìcatasi proprio
in
occasione delle ese-
6.309
quie di Padre Lino,
il
17
maggio del
1924.
Nonostante la presenza di questi numerosi "ricor-
di", collocati nei luoghi che avevano visto piLt
intenso il suo quotidiano servizio, si sentiva, in
città la mancanza di un "monumento" dedicato al
Frate dei Poveri.
L'Associazione Amici di Padre Lino, sorta sponta-
neamente nel gennaio del
1991,
si proponeva, fra i
suoi obienivi, la realizzazione
di
un monumento da
collocare in una strada o
in
una piazza della città.
Piazzale Bertozzi, piazzale Rondani, via Imbriani,
via Fornovo all'ombra del campanile dell'Annun-
ziata, piazzale Inzani, viale Toscanini nella piccola
area verde, viale Mariotti nella rotonda sulla Ghiaia,
il
Ponte di Mezzo,
al
posto della abbattuta cappel-
la di an Giovanni Jepomuceno
(>
Volume l,
Capitolo 2, pp 60-62), erano le possibili localizza-
zioni proposte alle Autorità. Intanto nel maggio
1991
il
Consiglio dell'Associazione incaricava la
scultrice Jucci Ugolotti
(1944-)
d1e già aveva parte-
cipato nel
1986
alla mostra su Padre Lino nel
60°
della morte, dell'esecuzione dell'opera.
·Mesi e mesi di lavoro, bozzetti su bozzelli che
hanno riempito
il
grande studio 'di Sissa: e pian
piano il gesso ha assunto la fisionomia simbolica
del santo, il suo passo svelto e costante, la sua cio/-
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