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6.276-277-278 Una immagine panoramica e alcuni particolwi
trafli da ca11oline degli anni Sessanta dellefontane di piazzale
Santa Croce. Pur ne/Iom stile datato. le fontane abbellirono la
grande aiuolafino a/termine degli anni Sei/anta, quando, prive
di manutenzione e abbandonate, vennero deflnirivamente
chiuse. Solo un decennio più tat·di l'area vedrà
li/ICI
nuova,
pi1ì
decorosa, sistemazione (CBON- GAL; AFA 641- AMG).
proprio in quei mesi stava lavorando al Monumento
al Partigiano(> Volume TI, Capitolo
6,
pp 112).
Il progetto prevedeva la realizzazione di Otto dise-
guali quinte architettoniche dal tracciato spezzato
di circa 10 metri di lunghezza per due di altezza,
collocate in modo "casuale" entro l'area dell'aiuo-
la e decorate con bassorilievi ispirati a
"simbolismi
d'a!lualilà
". Dietro a quattro di questi elememi si
innalzavano
"larghi getti d'acqua ad alzata para-
bo/ica"
destinati ad essere illuminati da fasci di
luce colorata nelle ore notturne. La proposta, pub-
blicamente osteggiata
da
Valdo Bianchi (1890-
1983) sulle colonne della
-Gazzetta•
per
il
suo
costo e lo stile d'avanguardia, non divenne mai
esecutiva e rimase lettera morra.
Bisognava attendere altri cinque anni perché la
questione trovasse infine una soluzione.
Nel settembre 1960 tra i lavori di abnellimento
della città progettati per celebrare
il
Centenario
dell'Unità nazionale e gestiti in economia dal
Comune, veniva contemplata anche la sistemazio-
ne dell'aiuola ovale che veniva circondata da un
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vialetto in battuto di pietrisco rosso, al cui centro
veniva impiantato un improbabile boschetto di
abeti imervallato da sei fontane in asse con le arte-
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rie stradali afferenti al piazzale, con le vasche a
pianta pentagonale irregolare dal fondo turchino e
i bordi in graniglia, dorate di getti a pre sione ed
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illuminate internamente nelle ore notturne ad esal-
tare i giochi d'acqua. Quasi ultimate alla fine del
dicembre 1960, le fontane verranno inaugurate dal
sindaco Giacomo Ferrari (1887-1974) nel 1961.
Prive di manutenzione, le fontane, chiuse alla fìnc
degli anni ettanta, dopo un infruttuoso tentativo di
sistemazione e ripristino, vennero abbandonate a
se stesse, riducendo l'aiuola a mero spartitraffico. ·
Solo un decennio più tardi
il
Comune avrebbe
elaborato un nuovo progetto di sistemazione
del piazzale.
Il giorno di Sant'Uario del 1987 Pietro Barilla
0913-1993) veniva insignito dalla cittadinanza
dell'anesrato di benemerenza con medaglia d'oro.
Era suo desiderio lasciare alla città, che tanto
amava, un ''segno·· della propria riconoscenza.
el corso di quello stesso anno, in seguito ad un
incontro con il Sindaco Lauro Grossi 0932-1989)
e col Vice Sindaco Elvio Ubaldi (1947-), nel quale
veniva prospettato
il
rifacimento di piazzale Santa
Croce, maturava l'idea di collocarvi una nuova
fontana, opera di uno scultore di valore. Pietro
Barilla accettò, così, di donare alla
città
la nuova
opera, affidandone, d'intesa con il Comune, la
progettazione e la realizzazione allo scultore mar-
chigiano Pietro Cascella (1921-).
L'Artista di Pescara, Accademico eli San Luca, che
già aveva realizzato su commissione di Pietro
Barilla nel 1982
il
monumento
Cento cm.ni di lavo-
ro
collocato nell'area dello stabilimento Barilla eli
Pedrignano a ricordo della fondazione del
Pastificio, aveva ormai maturato una personale
filosofia che concepiva i monumenti, non più
come emergenze
da
contemplare dall'esterno,
bensì come spazi aperti da percorrere e fruire da
parte del pubblico; opere di vaste dimensioni
proienate in una prospettiva sociale dove la scul-
tura viene coinvolta a realizzare progetti di scala
1.1rbana e ai limiti dell'urbanistica.
Dopo pochi mesi veniva presentato in Comune il
plastico dell'opera, successivamente esposto ad
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una mostra di modelli dello Scultore alla Galleria
Sanseverina ed oggi conservato nella Collezione
Barilla d'Arte Moderna a Pedrignano.
"Sarà
il
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