Il mercato in Piazza Grande
Il mercato si teneva da tempo immemorabile il
giorno di Sabmo e per favorire l'evento cinadino,
gli Statuti comunali proibivano a nmi gli abiwnti
del
di recarsi in quel giorno ad
·alium
forum nisi Parmae·.
acl alrri mercati
e
per questa
ragione speciali guardie comandate dal Podestà
dovevano sorvegliare le strade eli confine.
Dopo
il
J
266 veniva aumentata la frequenza del
mercato e a quello del Sabato si aggiungeva l'ap-
puntamento del Mercoledì
(·Capilulum quod bis
In bebdomada cuiuslibet mensis, uidelicet in die
sabball el in die mercurii. fiat mercatlfm in clvi-
/ale Parmae, el omnes volentes possinl venire ad
vendendum
CJnn
rebus suis venalibus ad utrum-
que dictorum mercato1um, sicut veniunt et soliti
Slfnt l'enire indie sabbafi,.)
e ad ogni persona, cit-
tadina e forestiera, veniva concesso eli trasportare
merci d'ogni sorta e venderle a Panna all'ingrosso
e al minuto per assicurare alla cinà la necessaria
provvista di grano, di olio, di carbone
e
di stoffa.
Tali disposizioni, nuovamente riprese nello
tatuto Comunale del 1494, erano dirette a rimuo-
7.6
vere le difficoltà già insorte nel passato all'ingres-
so delle merci sul mercato cittadino e assicurare
l'incolumità personale ai partecipanti.
Lo stesso Statuto determinava
il
luogo per
il
mer-
cato dei polli, delle pecore, delle oche, del for-
maggio. in quella parte di piazza - era detto - eli
recente allargata, cioè a rord della Via Emilia.
Un felice spaccato della intensa e movimentata
attività che si dipanava all'ombra degli edifici
pubblici in epoca comunale ci
è
data dalla rico-
struzione che ne fece Giuseppe Melli nel 1912:
·Nei periodi di pace, quando fiorisce il commer-
cio e si aj]èrmano
i
progressi delle industrie, la
Piazza
è
il ritrovo abituale degli artieri
-
mer-
ciai, boaro/i, ferrai, orafi, nappai, pellicciai, cal-
zolai.
...
-già tutti organizzati in co1porazioni e
7.6
Giacinto Sicuri. Pianta della Piazza come esistem l'anno
1698.
Cbinct acquerellala su cmta le/ala. 1698. La fXIl'imen-
Jazione
ti
riquadri i11 ammattonato che carallelìzzm·a la Piozzo
Grande. coi/Senlivtl una precisa assegnazione di SJXIzio ad ogni
t•enditore e commerciante e nel corso dei secoli, in base alle
muta/e siluazioni ed esigenze, vennero redatte mappe dettagliate
delmerccllo
in
piazza. (ASCPR, Jl1appe e disegni,
l'P/S. 11/1,
ex
tX. /3
-
GAL).
7.
7
Piazza Gmncle di Parma. China acquerellata
SII
carta, XVJ/1
sec. La Piazza Grande rimase sede di mercatofino ttl Sellecenlo.
Con l'cwuento della dinastia borbonicct,
il
ministro Guglielmo Du
'!111ot promosse t/Ila vasta opera di ristrul/urazione del/et piazza.
coadiuuato dall'cu·cbilello di Co11e E. A. Petilot, con l'arretra-
mento della chiesa di San Pielro e la costruzione della suct jàc-
cictta verso piazza, l'adeguame11to stilistico delle facciate delle
case e l'erezione dell'Ara dell'Amicizia. Per tutta la durata dei
lai'Ori 1/merca/o t'enne trasferito nella Piazza del Duomo. Nella
pianta si può ossermre come si prese111at•a la Piazza Grande
dopo l restauri sel/ecenteschi (ASCPR, Mappe e disegni, UP/S,
11/5,
e.\·
IX.l l
Jf-
GAL).
7.7
140
7.
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