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7. 16-17 Due modelliIli delle boueghe mobili cbe jormat•a11o
il
mercato della Piazza Grande. conservati presso l'Archit•io Storico
Comwutle e restaurati nel corso del 1995 da Ruggero Monica. Questi banchi. realizzalì in modo uniforme per decreto comunale.
poU!llcmo essere complewmente smontati nelle pm1i aeree e trasportati con relalit'a facilità. in modo da lasciare libera la piazza nel
gioml di festa (ASCPR- GAL).
·Da essa si nota che nella par1e della piazza
clavcmli al Palazzo del Governatore "Ancien loge-
ment dlf Gouverneur" al centro della quale c'era
l'Ara dell'Amicizia eretta nel 1769 in occasione
della visita dell'Imperatore Giuseppe
II,
si trovava-
IlO i banchi coperti dei venditori di formaggi e
burro
(segnali col n.
l)
e dei venditori di chinca-
glierie, mercerie e degli stagnini
(segnati col n. 2).
Tra l'Ara ed il palazzo si sistemavano i contadini
con lfOVa, pomodori, pollame, e più dietro i com-
mercianti di canape e di stoffe di lino colorate;
s/flla destra ui erano i rivenditori di libri usati e di
allrezzi agricoli in Jen·o; sulla sinistra gli 011olani
con frulla, cipolle e meloni.
Nella zona davanti alla chiesa di San Pietro, vici-
no alla strada che proveniva dal
Ponte di Pietra,
troviamo l'indicazione dei 'papinieristes'',
i
giar-
dinieri dei vivai, e dei n'venditori di vecchie terra-
glie ed utensili in legno e in vetro.
Dietro a questi si trovavano i banchi dei rigat-
tieri
(segnati col n. 3)
ed i mercanti di vecchie
suppellellili, mentre nei giorni di magro arriva-
vcmo i rivenditori di pesce. Verso
Via dei
Genovesi,
l 'attuale via Farini, si sistemavano, a
seconda della stagione, venditori di carne di
maiale o di libri usati».
Ultimi fuochi
Il mercato in piazza durerà fino al 25 luglio 1813.
Un decreto del Prefetto del Taro del 10 luglio
1813 stabiliva che le botteghe mobili esistenti in
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Piazza Grande dovessero essere trasportate nella
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Piazza della Steccata
(i
venditori di frutta c ver-
dura da qui saranno nuovamente spostati in
Piazza del Duomo e si concentreranno in Piazza
Ghiaia solo dopo la costruzione delle Beccherie),
di an icolò, di an Tiburzio, di Santa Apollonia
e di Pescheria Vecchia, lasciando in Piazza
Grande olo i co iddeti "mercati volanti". el
1851 la oppres ione
fu
completa e i banchi spar-
si vennero raccolti in piazza Ghiaia. Rimasero
super titi i banchi dei limoni. Ma anche questi col
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tempo sparirono definitivamente.
11 mercato del grano, si teneva invece otto
il
Portico del Palazzo Comunale, denominato, pro-
prio per questo,
Porlico del Grano,
ogni Mercoledì
ed ogni abato. olo
il
23 luglio del 1861 era stato
abbandonato
il
vecchio
stajo
e utilizzato come
unità di misura
il
doppio decalitro, finché, nel
1909,
il
mercato non sarebbe stato soppresso.
Conviene ricordare a questo proposito che il
Comune, attraverso un apposito ufficio Pesi e
Misure, teneva dislocate in varie parti della città le
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