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7.38
7.39
7.40
7.38 Giuseppe Drugman
(1810-1846)
La piazza delle
Beccherie. Olio su uwola, 1839. Si tra/la della prima delle o/lo
opere commissionate dalla Duchessa al pittore al suo rientro
dal viaggio artistico et Roma ed eseguila ad un a1mo dctlla
costmz ione delle Beccherie. Alla destra del gruppo
eli
persone,
dei bancbi e degli animali, si scorge l'ingresso del vecchio
Mctcello fctrnesittltO, ampliato dai Borbone. Al fondo si scor-
gono alcuni edifici di servizio della Corte, come
il
deposito di
legname e la Cavallerizza e, poco più a destra, la Biblioteca
Ducale (al/uale Sala Maria Luigia) dagli intonaci ancora
chiari, realizzata 11el 1834 (Firenze, Galleria d'A11e Moderna,
inv. ODA
1459).
7.39 Aldo Raimondi (1902-1998),
La
veccbia Piazza della
Ghiaia . Olio su canone, 1929-30. Il fascino della piazza del
mercato, sovrastato dall'imponenza del colonnato neoclassi-
co disegnato dctl Bellòli. traspare nella rappresentaz ione pit-
torica di Aldo Raimondi databile a cavallo degli anni
Trenta, con i banchi raccolti nello spazio amistante le
Beccherie (CP - GAL).
7.40 Giacomo Giacopelli (1808-1893),
Le
Beccherie. Acquerel-
lo su carta,
1840
cct. L'immagine tradiz ionale dell'edificio fa
parte di una serie di tredici vedute, di cui dodici nelle
Collezioni della Cassa di Risparmio, tutte databili tra
il
1840
ed
lf
1860,
dedicate ai principali monumenti e alle muni}ìcen-
ze luigine, destinate probabilmente ad illustrare ttn volume o
una guida cUtadina mai realizzata (CACRPP
16023-
GAL).
za, solo fra noi non istraordinaria né rara, ad
ordinare che, a spese del Suo Ducale Erario, s'in-
nalz i nella Piazza della Ghiaia, all'aria libera del
torrente, con estesa fronte un adatto edifizio per
concentrarvi la vendita delle carni, e più a
dichiararlo fin d'ora donato alla Cornunale
amministrazione•.
[...] .
I lavori, subito iniziati nel 1836, si concludevano
l'anno successivo. L'architetto di corte icola
Bettoli (1780-1854) aveva elaborato il progetto,
7.35
mentre l'impresa di Paolo Bettoli aveva provve-
duto alla costruzione dell'edificio delle Beccherie.
Al piano terreno prendevano posto ventun botte-
ghe per beccai,
ben arieggiate epuNte,
e all'estre-
mità dell'ala settentrionale era sistemata una vasta
e profonda ghiacciaia per la conservazione della
carne durante l'estate; sopra le botteghe vi erano
ampi locali ad uso
di
magazzini, adibiti ad a ili
infantili nel 1841.
Il co to dell'opera fu allora di 155.000 lire nuove.
La Duchessa il 12 gennaio 1838 ne faceva dono
ufficiale al Comune di Parma,
il
quale poneva,
sotto l'orologio che ornava la facciata, un'epigra-
fe riconoscenre. A ricordo della superba realizza-
zione e del munifico dono, gli Anziani del
Comune fecero coniare nei tre metalli una meda-
glia incisa dal giovane Ettore Galli (1811-1841),
recante, al diritto,
il
volto della Duchessa diade-
7.37a
mata e al rovescio Clio, Musa della toria, che
7.37b
regge una pergamena riportante, in caratteri lati-
ni, i nomi degli edifici pubblici realizzati in que-
gli anni. Maria Luigia ricevette un esemplare in
oro durante un incontro col Podestà e con gli
Anziani il 18 marzo 1838.
Contemporaneamente all'apertura delle Becche-
rie, veniva trasportato
in
Ghiaia
il
Mercato delle
Verdure e Frutta che da anni si teneva (dopo che
era stato levato dal Piazzale della Steccata) davan-
ti al Vescovado.
Tra le Beccherie del Bettoli e il lungo nastro di
edifici che chiudono
il
vastissimo piazzale della
Ghiaia, si disponevano i banchi improvvisati dei
7.39
merciai, degli ortolani e dei fruttivendoli, raccolti
7.41
sotto
il
gran pavese di teloni multicolori e, intor-
7.42
no ai prodotti esposti senza pretese di eleganza,
un folto pubblico animava festosamente la scena.
Con la costruzione delle Beccherie veniva desti-
nato un ampio spazio di terreno a levante del
Giardino Ducale per
il
nuovo mercato del bestia-
7.91
me a cui si accedeva dalla Strada delle Fonderie
Questa, per la sua conformazione ampia e cieca
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