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Monumento
a Filippo Corridoni
( 1927)
Filippo Conidoni (1887-1915), sindacalista 1/Citi-
vo di Pausola, in provincia di Macerata, oggi
Corridonia, giungeva a Parma nel 1908- sotto il
falso llOme di Leo Cervisio perché ricercato dalla
polizia
-
in occasione dello sciopero agrario, svol-
gendo con ardore il suo compito eli propaga11da e
dissuasione dei "crumiri''. Legatosi strettamente
ad A/ceste De Ambris (1874-1934), e fuggito da
Parma a Zurigo dopo essere stato smascherato da
li17CI pa11e del sindacato. rientrava successiL'a-
mente in patria e collaborava nel 1913 alla cam-
pagna elettorale di De Ambris che lo avrebbe por-
tato al Parlamento. Convinto interventista incon-
trerà la morte sul Carso, alla Trincea delle Frasche
il27 ollobre del 1915. Il suo corpo non venne mai
ritrovato. E' medaglia d 'oro alla memoria.
6.212
Piazza della Rocche/la in una cmtolina del primi
CIII/li del Novecento con al centro la fontalla JIICIUgui'C/ta
con Il nuovo acquedotto comunaie
il
l
5
luglio 1900..Verrà
demolita nel 7922.
Al
suoposto
alcu11i an11i
dopo verrà col-
locato
il
Monumento a
Filippo
Corridoni
(AFA
t29 -
AJIIG).
Sotto
il
dominio farnesiano la Rocchetta, fortifica-
zione esistente al lato occidentale del ponte di
Mezzo, veniva adibita a prigione - la più temuta -
riservata ai prigionieli politici o ai criminali più
efferati. La famasia di thendal volle che qui fosse
rinchiuso Fabrizio Del Dongo, protagonista della
sua
"Certosa di Panna",(>
Volume I, Capitolo
3,
p
127)
alcuni secoli dopo la sua demolizione,
ordinata dal cardinale Giovanni Marino Vene-
ziano, legato pontificio fra
il
1521
ed
il
1545,
che
aveva portato all'apertura di una piazza d'accesso
aii'Oitretorrente.
•Nell'aprile del 1566
-
come narra lo storico
Bonaventura Angeli -
la campana del Comune,
che si trovava èssere stata sulla piazza trecento, et
più anni
[era stata collocata nel
1247],
posta su tre
colonne, fu levata di quel luogo et condo/la nel
Capodiponte, et sopra le medesime colo11ne
jit
accomodata nella piazza della della Rocche/la-.
Il
simbolo della libertà e dell'autonomia comuna-
le sarebbe rimasto in Rocchetta fin quasi alla metà
del sec.
XVII;
poi se ne perde ogni traccia, molto
probabilmente fusa, insieme a tante altre campa-
ne del Parmigiano e del Piacentino,
per rifornire
di artiglierie l'esercito Farnesiano durante la
disastrosa guerra di Castro, miseramente finila,
nel1649, colla distruzione di quella infelice città-.
A
distanza eli
250
anni, un nuovo elemento giun-
geva ad ornare la piazza della Rocchetta. Infatti il
15
luglio
1900,
verso sera, veniva inaugurata la
6.212
graziosa fontana collocata nel mezzo, come sfogo
del nuovo acquedotto comunale. Così tramanda
l'avvenimento
il
cronista de
·L 'Idea-: ·Le bandiere
e la follct circondano la piccola graziosa fonte,
che
è
ctmrniratissima. Il comm. Mario/li (.. .} assi-
Cl/
ra che quella
è
la prima delle rnoltefoJztcme che
sorgeranno nel/'0/tretorrente, e che altri impor-
tanti lavori si compiranno a beneficio della cilla-
dinanza ...•.
La
festa promossa dalla
Società dei
divertimenti dell'Oitretorrente
per celebrare l'av-
venimento sarebbe durato fino a notte inoltrata:
·L 'illuminazione deli'Oltretorrente riuscì magnifi-
camente. Le case imbandierate ed illuminate
erano di un bellissimo effetto; stupe11da la fonte.
(...}Gran folla rimase per le vie fino a tarda ora;
_la banda cittadina ripeté fra le acclamazioni
gl'inni popolari..
suscitando l'entusiasmo generale
a ca!
punto che
·dopo la mezzano/le un palluglio-
ne di 18 o 20 tra CarabirÙeri e Guardie si diede a
far chiudere i negozi e rincasare
i
cillaclinl..
...
che
ancora invadevano le strade.
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