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mente libmrsi nel cielo
in
un'illusione di volo.
L'8
ouobre 1941 , quando l'Italia era già entrata in
guerra, la Viuoria scampava alla fusione per il
6.230
recupcro a fìni bellici del bronzo, grazie al diret-
Lo inlervcmo di Benito Mussolini in occasione
della
visiLa alla città per la con egna della
6.236
6.237
6.238
6.239
6.240
6.235·240
Ltl Vllforia alata durcmte le fasi
di
smOIIftlgsio e
restauro.
111
que/l'occasio11e
il
monumènto ve11iva smo1lft1to per
conse1llfre la costmzlo11e del Parchessio sotferrcllleo Toschi e
quindi
(6.239-240)
ricollocato (Arcbè-
S.
Volta).
"'Spiga d'oro" agli agricoltori parmensi, come pun-
lllalmcme riportato da Alessandro linardi sul
foglio locale
·La Fiamma...
Proveniente dalla razione ferroviaria, dove
è
giumo con un treno speciale,·davanli
al
Monumento alla Vi/loria
il
Duce ordina di ferma-
re la macchina:
è
la prima sosta ed
è
fuori pro-
gramma, ma il suo occhio ha visto il gruppo delle
famiglie dei Caduti per la Patria ed il suo volto
forte si stende subito in un sorriso dolce e paterno.
{. ../Il Duce si ferma poi davanti al Monumento e
avendo notato l 'impalcatura predisposta per la
rimozione, essendo
il
bronzo destinato alla fusio-
ne, chiede a uno squadrista
il
perché dell'impal-
catura. L'interpellato fornisce le spiegazioni
richieste e rendendosi interprete di tuili i mutilati
presenti esprime il desiderio che il Monumento
6.
rirnanga al suo posto. /. ..]Il Duce sorride, poi si
cb
sposta per osservare meglio il bronzo e alla fine.
OJ:I
rivolgendosi al Prefetto e al Federale impartisce
disposizioni perché il Monumento resti al suo
posto. Poi ordina al Segretario Federale di anmm-
ciare al popolo la sua decisione. {. ..}
Nel ritorno, quando
il
Duce per recarsi alla
Stazione transita davanti al Monumento,
i
Vigili
del Fuoco stanno demolendo l'impalcatura. Egli
6.
osse1va il lavoro dei carpentieri e soddisfatto della
6.
pronta realizzazione che ha trovato il suo ordine,
sollecita l'opera con un cordiale gesto della mano•.
La
Vittoria alata, scampata così alla fusione, sareb-
be fortunosamente soprawissuta anche ai bom-
bardamenti del 1944, particolarmente intensi neiJa
zona della razione ferroviaria, ma
in
condizioni
precarie, tali da giustificare nel dopoguerra illran-
·ennamento dell'area e l'interessamento delle
Associazioni di ex Combattenti per un suo ripri-
stino. el gennaio del 1951 il Consiglio Comunale
approvava l'accensione
di
un muto di 4.400.000
lire per
il
suo restauro, portato a compimento,
con la sistemazione anche dell'area circostante,
6.231
nell'estate di quello stesso anno.
Ai suoi piedi sarebbe poi sorta la '·Pensilina" delle
6.232
corriere, lungo edificio ad un solo piano incunea-
6.233
to
tra i due viali, con funzione di stazione per le
linee pubbliche extraurbane.
el
1968
(Delibera CC
3l.X.l968)
in occasione
del cinquantesimo anniversario della Vittoria, su
richiesta delle Associazioni di ex Combanenti,
il
viale cambiava denominazione e veniva intitolato
al IV Novembre, data dell'armistizio che aveva
posLo fine, nel 1918, alle ostilità fra Italia e hnpero
Austro-Ungarico al termine della Prima Guerra
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