Monumento
al Partigiano
(1956)
6.247
Il
30
giugno
1956
il Capo dello Stato Giovanni
Gronchi
(1887-1978)
inaugurava all'ombra delle
macerie del Palazzo di Prefettura
il
Monumento al
Partigiano, benedetto dal Vescovo Evasio Colli
(1883-1971)
e voluto dalle Amministrazioni
Comunale e Provinciale, per ricordare le vitrimc
della lotta partigiana e di liberazione.
La
sua
genesi risale ad alcuni anni prima.
el 1952,
parallelameme all'idea di un Monu-
memo ai Caduti di tutte le guerre
(>
Volume
Il,
Capitolo 6, p
117),
aveva preso forma anche il
progetto di un Monumento ai Partigiani. Le
Pubbliche Amministrazioni, coinvolte
in
entrambi
i Comirati, nel gennaio del
1953
sostennero la
priorità della costruzione di quest'ultimo e, di
lì
ad un anno, avrebbe preso
il
via la gara naziona-
le di idee per la sua realizzazione, a cui avrebbe-
ro aderito duecento a1tisti.
Vincitore del concorso bandito nel febbraio
1954
da un Comitato promotore costituito dalla
Provincia e dal Comune eli Parma e dalle
6.243
Associazioni partigiane, era risultato il progetto
dell'areh itetto Guglielmo Lusignoli
(1920-),
che
6.243
6.243 Guglielmo Lusfglloli e Marino Mazzacurafi, Bozzello per
il
JHOIItmteJIIO ttl Pa11igla11o. Scaglio/a, 1954 (AGG- GAL).
6.244 Mar/110 Mazzacurati.
!l
Pattigiano Caduto. Bronzo 111
scala rido/la,
1955
(CP- GAL).
aveva individuato una corretta organizza.done
spaziale delle masse all'interno dell'area verde un
tempo occupata dallo scomparso monumento a
Vittorio Emanuele Il
(>
Volume II, Capitolo 6, p
60)
con le statue
"modellate con classica fermez-
ze('
da .Marino Mazzacurari
(1907-1969). Il
proget-
to era stato prescelro nel luglio
1954
da una
Commissione composta dal senatore Giacomo
Ferrari
(1887-1974),
indaco di Parma, dal critico
d'arte Giulio Carlo Argan
(1909-1992),
dal poeta
Attilio Bertolucci
(1911-2000),
dallo scrittore Carlo
Levi
0902-1975),
dallo scultore Leoncillo
Leonardi
(1915-1968),
dall'architetto parmigiano
Gino Robuschi
(1893-1969)
e dall'architetto
modenese Mario Pucci
(1902-1982),
dallo scultore
Renato Brozzi
(1885-1963)
e
dall'avvocato Arturo
coui
(1879-1963),
tra una scelta di
49
bozzetti
provenienti da tutta Italia.
Una mo
tra
pubblica aperta dal
25
al
28
luglio
1954
aveva permesso alla cittadinanza eli visiona-
re tuni i bozzetti presentati.
Il
modello risultato vincitore era contrassegnato
dal motto
"25
aprile n.
1".
e una sua fotografia
dell'epoca ci testimonia alcune leggere differenze
rispetto all'esecuzione definitiva, come la balau-
stra marmorea, l'altezza e l'orientamento del muro
posteriore e la presenza di una mensola ad ele-
vare
il
corpo del Partigiano morente, sul cui spes-
sore era prevista l'incisione dei nomi delle briga-
te attive nel parmense, in seguito eliminata.
41
bozzello noH
è
dispiaciuto ai parmigiani
-
ricor-
dava Pietro Viola su
Aurea Parma- timorosi giu-
stamente di uedere compromesso per chissà quan-
to tempo
11110
dei punti più belli e cari della cillà.
Speriamo cbe le promesse che il bozzello sembra
al'ere in sé: sobrietà. efficacia. semplicità dì
rispondenza tra l'ambiente ed
il
monumento, tro-
t•ino quella realizzazione che mella in fuga gli
ultimi dubbi che ancora potrebbero sussistere·.
L'Amministrazione Provinciale avrebbe concesso
112
6.244
(
Jl
t
l