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6.157
Di venti figure ci rimangono i bozzetti modellati
dallo stesso Ximenes, oggi conservati presso
l'Accademia Parmense di Belle
Arti:
rinvenuti nel-
l'estate del 1968 in un androne della Pilotta dallo
scultore Carlo Corvi, che
li
otteneva in dono dal-
l'allora direttore del Museo di Antichità Antonio
Frova, venivano esposti nel 1974 in occasione della
mostra dedicata ai progetti per
il
monumento a
Verdi e in quella occasione restaurati dal ig.
Raffaini dell'Istituto d'Arte di Parma. ono:
Aida.
Alzira, Alli/a, Un ballo in maschera, Il corsaro,
1
due Foscari, Ernani, Falstaff,
La
forza del Destino,
Giovanna d'Arco, Luisa Mil!er, Macbeth, I masna-
dieri,
Oberto conte di San Boni-
facio, Rigo/etto, Simon Boccanegra, Stiffe!io,
La
tra-
viata,
Il
trovatore.
Alcune fotografie scattate dallo Studio Vasari di
Roma presso
l'atelier
dello Ximenes c oggi giun-
6.157
te, attraverso le preziose lastre originali, allo CSAC
dell'Università, documentano i gessi modellati
dall'Artista per le figure della
Battaglia di
Legnano
(seconda versione) e per
il
perduto boz-
6.187
6.188
6.186·187-188 Particolari dei bassorilìevf del lato anteriore
dell'Ara clmtrale (CACRPP- GAL).
6. 189 Def/aglio delpannello centraleposteriore ( CP-GAL).
zeno deli'Ote//o, nonché
il
modellino dell'Ara i
bassorilievi ed
il
busto del Maestro.
'
Le rimanenti statue compresi
l
Lombardi a/la
prima Crociata, Un giorno di regno, Ote//o
e
l
vespri siciliani
di cui non resta nemmeno il
bozzetto - in parte già danneggiale - furono
scaraventate, assieme a ciò che restava del
monumento, preda dal giorno del bombarda-
mento di vandali e di saccheggio edilizio, nelle
acque del torrente, che nel 1986, dopo una
6.205
piena particolarmente robusta, riportarono alla
6.206
vista, solo per pochi mesi di secca, alcuni
6.20 7
"pezzi'' del "Grande Ricordo", poi nuovamente
sepolti dalla ghiaia e dal fango.
Un problema urbanistico
Quasi rimpiangendo l'opera perduta, vennero
raccolti
i
frammenti sparsi e abbandonati per rico-
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truire la sola Ara, all'ombra dei contrafforti della
Pilotta, inaugurata dal Presidente Luigi Einaudi
(1874-1961), accompagnato da Donna Ida e dalle
più importanti Autorità cittadine, nel corso della
sua visita a Parma, il
10
ottobre 1951.
Ma un frammemo isolato, lungi dall'inserirsi facil-
mente in uno spazio per cui n0n era stato pensa-
to, acuì
il
rimpianto per un'opera inulilmeme
distrutta, che le parole eli Renzo Pezzani, nello
ste3SO periodo dell'·inaugurazione•, seppero
esprimere con tocçante poesia:
·Scendendo alla stazione di Parma, la prima volta
dopo la liberazione,
il
mio cuore, che aveva palpi-
1...,86,87,88,89,90,91,92,93,94,95 97,98,99,100,101,102,103,104,105,106,...252
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