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L.
VAGHI, Foto di gruppo degli a11isti a/lavoro nel callilere
del Monumento a Verdi. Parma,
1919
(ASCPR- SPR).
Sol/o la direzione di El/ore Ximenes /at,'Orarono gli scultori (dd
sinistra a destra in camice bianco): Alessandro Marzaroli,
Emesto Vighi, Alberto Bazzoni, Giovanni Trombara, Guido
Calori, Giuseppe Maccbiave/lo, Guglielmo Cacciani, Anto11iO
Balestrieri (ASCPR- SPR).
6. 161 L. VAGHI, Lo scultore Ximenes a fianco del bozzelfo di 1111
mon/111/el/tale portc1 bandiera per il Mon11mento a Verdi (poi
11011 realizzato in questaforma, ma COizl'inserimento dello stem-
ma del Comulle). Parma,
1919
(CP- GAL).
morbidamente evocative, sfidavano i limiti dello
spazio architettonico, inserendosi così nella poeti-
ca del
Libei1J'•.
Iniziata con fervore
il
4 aprile
1913,
in
un momen-
to in cui la passione per la musica verdiana e
il
ricordo del grande compositore erano inlrecciati a
vigorosi slanci
di
patriottismo e a rigurgiti nazio-
nalisti (stimolati da rivendicazioni territoriali e da
sofferte conquiste coloniali), la costruzione dell'o-
pera veniva affidata alla locale impresa edile
Delfino Pugolotti che impegnò a realizzarla due-
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centosettanta operai pa1·migiani sotto la personale
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direzione dell'architetto Cusani, che aveva curato i
disegni e l'ideazione dei particolari decorativi. Le
parri ornamentali, le ventotto statue rappresentan-
ti le opere verdiane e la grande quadriga sovra-
stante l'arco centrale, vennero ideare e modellare
col gesso in scala ridorra dallo Ximenes.
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Un gran numero di artisti locali ed allievi del-
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l'Accademia di Belle
Arti
lavora a tramutare in
opere di grandi dimensioni i bozzetti del Maestro:
i parmigiani Alberto Bazzoni
(1889-1973)
(Un
ballo in maschera);
Guglielmo Cacciani
(1892-
1969)
(Don Carlos),
successivamente autore del
Monumento a Padre Lino(> Volume Il, Capitolo
6,
p
131);
Giuseppe Macchiavello, cui si deve
anche un busto
in
bronzo di Cesare Battisti nelle
Collezioni della Cassa di Risparmio; Alessandro
Marzaroli
(1868-1851);
figlio di Cristoforo
(Quadriga);
Alessandro Mezzadri; Giovanni
Trombara, che porrà mano a molte opere per il
cimitero della Villetta; Ernesto Vighi
(1894-1950)
(Rigo/etto),
che realizzerà a San Secondo un
monumento ai caduti andato distrutto durante la
g1.1erra; i romani Bernardo Balestrieri
(A ida)
e
Guido Calori
(Otello)
ed altri, più giovani, allievi
del locale Istituto d'Arte. Alcune di queste traspo-
sizioni, a giudizio della critica, non raggiunsero,
con il loro modellato,
il
livello anistico dei boz-
zetti dello Ximenes; altre mantennero sul piano
tecnico una certa efficacia di rappresentazione,
come
il
Macbeth,
probabilmente e eguito dall'aiu-
to
del Maestro,
il
Marzaroli.
Operai e operaie di Parma furono chiamati a posa-
re come modelli e
in
tutti gli "addetti ai lavori" l'en-
tusiasmo assunse
il
carattere dì una simpatica gara
perché l'opera trovasse sollecito compimento.
·Le
carte dell'architetto Cusani, a fondo
da· Barbara Zilocchi,
ci
i nomi dei
modelli che posarono per le statue del monu-
mento: Ercolina Bonacini, Enrico Larini, Maria
Tagliavini, Gino Menozzi, Otello ardi, Dante
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