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al gruppoB appartiene una sola classe:
forme terminanti in -
or
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atona (=
-ere
atona della lingua italiana).
Prima di passare all’esame dei diversi paradigmi flessivi, si deve decidere se le
forme verbali di tutti i modi ad eccezione dell’imperativo (che esclude l’uso di un
soggettoespresso) vadano riportate insiemeal pronomepersonaleclitico in funzione
di soggetto, come, per es., nellagrammaticadiDeMarchi.Una tale scelta, chehaun
antecedente illustre nelle tradizioni grammaticali del francese, è motivata dal fatto
che i pronomi personali clitici in funzione di soggetto accompagnano di norma le
forme verbali finite
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. Essa è tuttavia problematica per più di un aspetto: nelle frasi
assertive il pronomepersonaleclitico in funzionedi soggettoprecede il verbo,mentre
in quelle interrogative lo segue; a ciò si aggiunga che ben tre forme clitiche diverse
(
al, la, a
) possono combinarsi conquelle verbali di 3
a
persona singolare nell’ambito
delle frasi assertive.Tenutocontodi ciò, ègiustificato tenere i pronomi personali cli-
tici fuori dai paradigmi flessivi del verbo, limitandosi a fornire le forme senzaclitici.
Si opteràqui per questaalternativa, aggiungendodi fiancoalle singole formeverbali
indicazioni riguardoallapersonaeal numerocheesseesprimono; in talmodo si per-
mette all’utente della grammatica di arrivare facilmente alle funzioni delle singole
forme, individuando insieme i casi di omonimia.
§ 3c. Laprima classedel gruppoA
Tale classe, che comprende lamaggior parte dei lessemi verbali del dialetto par-
migiano, si contraddistingueper alcunepeculiarità: lavocale
del temadell’infinito
viene utilizzata dinanzi al morfo dell’indicativo imperfetto, mentre, ad eccezione
dell’irregolare
andeèr,
vienemutata in
a
dinanzi aimorfi accentati dell’indicativo fu-
turo e del condizionale presente.
Essa si articola in tre sottoclassi:
1a) lessemi verbali con flessione regolare, la cui radice presenta una vocale del
medesimo timbro in tutte le forme;
1b) lessemi verbali con flessione regolare, chepresentanoun’alternanzaapofonica
nell’ambito della radice;
1c) i lessemi verbali con flessione irregolare
deèr
“dare”,
feèr
“fare”,
steèr
“stare”,
andeèr
“andare”.
La sottoclasse 1a, che nella prima classe è la più numerosa, viene qui illustrata
con i paradigmi di
canteèr
“cantare”e
bruzeèr
“bruciare”:
siderato un lessema latente.
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Variante
–er
in alcune varietà dialettali “rustiche” del dialetto parmigiano.
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A ragione dunque Haiman (op. cit., p.144) li definisce “grammaticalized agreement
markers” (indicatori di concordanza grammaticalizzati).
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