Nell’ambito delle frasi secondarie viene usato per esprimere il rapporto di con-
temporaneità oposteriorità rispetto adunverbo reggente che richiede l’usodel con-
giuntivo; può essere usato soltanto quando tale verbo è codificato permezzo di una
formadi presente.Esempi:
avoój ch’at vaàg
“voglioche tuvada”,
a’m sàch’apjoóva
“mi sembra che piova”.
Il passato ha come ambito tipico le frasi secondarie: viene usato per esprimere il
rapporto di anteriorità rispetto ad un verbo reggente che richiede l’uso del congiun-
tivo; puòessereusato soltantoquando taleverboècodificatopermezzodi una forma
di presente. Esempi:
a’m sà ch’àbja^pjovù
“mi sembra che abbia piovuto”,
al pénsa
cheZvaàn al sìa^partì “
pensa cheGiovanni sia partito”.
L’imperfetto in fraseprincipale si differenziadal presenteperchéèorientatoverso
la pura desiderabilità; cf., per es.,
andìso’l^vìa!
“andasse via!”.
In frase secondaria èusato in luogodel presenteper esigenzedi congruenza tem-
porale quando il verbo reggente è codificato per mezzo di una forma di indicativo
imperfettoopassato; cf., per es.,
a’m seèva ch’apjovìs
“mi sembrava chepiovesse”,
avreèvach’at andìs
“volevoche tuandassi”.E’usato inoltrequando il verbo reggente
è codificato per mezzo di una forma di condizionale; cf., per es.,
a vrìs ch’at andìs
“vorrei che tu andassi”.
Quandopoi comparenellaprotasi dei periodi ipotetici concernenti “vicende”con-
trofattuali oppure improbabili (o comunque non probabili), l’imperfetto esprime un
rapporto temporalecon l’attocomunicativochepuòesseredi contemporaneitàoppure
di posteriorità.Non si proporrannoqui esempi, limitandosi a rinviareaquelli riportati
sopra nell’esame del congiuntivo.
Il trapassato èusato assai di rado in fraseprincipale: esprimeun rapportodi ante-
riorità rispetto all’atto comunicativo, in quanto si tratta di desideri presenti riguardo
a “vicende” che avrebbero potuto realizzarsi nel passato, come, per es., nella frase
t’avìsja^faàt^amént!
“ti avessi dato retta!”.
In frase secondaria è usato in luogo del passato per esigenze di congruenza tem-
porale quando il verbo reggente è una codificatopermezzodi forma di imperfettoo
passato. Esempi:
a’m seèva ch’avìs^pjovù
“mi sembrava che avesse piovuto”,
l’à^pénsè cheZvaàn al fùs^partì “
pensò cheGiovanni fosse partito”.
Può essere usato inoltre nella protasi dei periodi ipotetici controfattuali quando il
verbodenotaunavicendanon realizzatache sarebbepotutaavvenire inun tempoan-
teriore all’atto comunicativo; Esempi:
se ladìta la’n fùs^miìga
^
faliìda, j opereèj i’n
sarìson^miìga
^
restè sénsa^lavoór
“se ladittanon fosse fallitagli operai non sarebbero
rimasti senza lavoro”,
s’at avìs^studjè, at gh’arìs^un lavoór^pù^bón
“se avessi stu-
diato, avresti un lavoromigliore”.
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