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ferenziale è l’attribuzione della funzione di soggetto al complemento con il ruolo di
AGENTE/ FORZA/ PERCETTORE, come viene illustrato dagli esempi proposti
sopra. Quando poi il ruolo semantico di AGENTE/ FORZA viene “declassato” ad
obliquo (complemento d’agente), la funzione di soggetto spetta in primo luogo a
quellodiPAZIENTE/TEMA: si avràcosì lacostruzionepassivaanzichéquellaattiva,
come, per esempio,
al veédor l’é^stè^ròt^daZvaàn colmarteél
“il vetro è stato rotto
daGiovanni con ilmartello”,
unbroòc l’é^stè^ròt^dal vént
“un ramoè stato rottodal
vento”.Un“declassamento”analogoèpossibileancheper il ruolo semanticodiPER-
CETTORE, con laconseguenzache ilTEMAacquisisce la funzione sintatticadi sog-
getto; incasi di questogenere si puòaverenon solounacostruzionepassiva - peraltro
abbastanza rara nella varietà colloquiale del dialetto parmigiano - che si oppone a
quella attiva corrispondente (come, per es.,
la cà l’é^vìsta^da lù
“la casa è vista da
lui”), ma anche una normale costruzione attiva con il PERCETTORE realizzato per
mezzo di un complemento oggetto indiretto (come, per es.,
laMarìa la’m pjeèza
“Mariami piace”,
atme peèr^un sjochèt
“mi sembri uno stupido”).
Se la valenza del verbomanca del ruolo semantico diAGENTE/ FORZA (oPER-
CETTORE), ma comprende quello di TEMA, la scelta normale è l’attribuzione della
funzionedi soggettoal complementoconquesto ruolo, comeavvieneper i verbi intran-
sitivi; cf., per es.,
almoóra
“muore”,
al còra
“corre”.Vi sonopoi lessemi verbali deno-
tanti eventi atmosferici la cui valenza non comprende neppure il TEMA: mentre in
italianoessi sono impersonali (per es.,
piove
,
nevica
), neldialettoparmigianosi costrui-
sconoconunsoggettovuotodalpuntodivistasemantico (inquantononcorrispondead
essonessun ruolosemantico), cheviene realizzatopermezzodel segno
a
, formaprono-
minale indistintadi 3apersona; cf., per es.
apjoóva
“piove”,
aneéva
“nevica”.
I ruoli semantici si ritrovano anche nei lessemi di altre categorie: come si è ac-
cennato sopra, sia i lessemi nominali, in particolare quelli non prototipici che con-
cernono le reificazioni, sia lessemi aggettivali possonoprevederedei ruoli semantici,
sia pure inmaniera più limitata rispetto ai lessemi verbali. Sono invece elementi di-
stintivi della categoria del verbo i rapportimodali e temporali, che ancorano le frasi
principali direttamenteal contestocomunicativo. Si proponedunqueunadefinizione
succinta di questi rapporti, iniziando con i fenomeni della categoria dellamodalità,
che, come in italiano, comprendequattro classi: indicativo, imperativo, congiuntivo,
condizionale.
§2. La funzione comunicativa
Oltrealla semantica lessicale, i verbi hannouna funzionecomunicativa, cheviene
espressa innanzitutto permezzo della loromorfologia.
§ 2a.Verbi e atti linguistici
Ogni fraseprincipalevaconsiderataunatto linguisticocompiutodal parlantecon
talune finalitàcomunicativenei confronti del destinatario: per dirlaconuna termino-
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