logiapiùconsonaalla linguisticamoderna, ogni fraseprincipalehaunapropria forza
illocutiva
317
.Tale forza illocutiva simanifesta in formaesplicitapermezzodi appositi
lessemi verbali comunementedenominati performativi, in forma implicitapermezzo
deimorfemimodali del verbo, eventualmentecombinati conelementi adessoesterni
come l’intonazione della frase, l’ordine delle parole, i pronomi (/aggettivi) interro-
gativi.
Quando la forza illocutiva è segnalatapermezzodi unverboperformativo (come
diìr
“dire, ordinare”,
dmandeèr
“chiedere, pregare”,
promètor
“promettere”,
giureèr
“giurare”,
invideèr
“invitare”), si sceglie per questo la forma di prima persona del
presente indicativo, ponendodinanzi adessa il pronomecliticodi 1apersona singolare
in funzione di soggetto. Esempi:
a’v dìg ch’a’n són^miìga^stè^mì
“vi dico che non
sono stato io” (asserzione),
a ve dmànd indò^sì^’ndè
“vi chiedo dove siate andati”
(domanda),
a tedmàndeddeèro’m^namàn
“ti chiedodi darmi unamano” (richiesta),
a’t promèt ed porteèro’t^conmì
“ti prometto di portarti conme” (promessa).
Tuttavia in un registromedio-basso di carattere colloquiale i verbi performativi
non hanno un uso frequente: si preferisce esprimere la forza illocutiva in forma im-
plicita, permezzo dei diversimodi, come ora si vedrà.
§ 2b. Imodi del verbo
Il sistema temporaledel dialettoparmigiano comprendequattromodi, come
l’italiano: indicativo, imperativo, congiuntivo e condizionale.
Il
modo indicativo
usato con lessemi non performativi ha una semantica com-
prendentepiù funzioni diverse, chevienedisambiguatacon l’ausiliodi elementi della
fraseesterni alla formaverbale. Se inuna frasenon figuranessun segno interrogativo
e inoltre il pronome clitico in funzione di soggetto precede il verbo, la funzione co-
municativapiù importante èquella assertiva, che èquellapiùusualequando il verbo
ècodificatopermezzodi una formadi indicativopassatoo imperfetto; esempi:
Zvaàn
l’é^’ndè^a cà
“Giovanni è andato a casa”,
da’ch’indrè i lavoreèvon
“una volta lavo-
ravano”.
Essa è realizzatapure con le formeverbali di indicativopresente: è l’unicapossi-
bile nelle frasi che esprimono verità assolute, nozioni enciclopediche o generalizza-
zioni di tipo induttivo; esempi:
l’aàn al gh’à^sincuantedò^smaàni
“l’anno ha
cinquantadue settimane”,
Pèrma l’é^na citè^italjaàna
“Parma èuna città italiana”,
a
pjoóva tùt^i dì
“piove tutti i giorni”,
Zvaànal lavoóra^troòp
“Giovanni lavora troppo”
Se invece le frasi con forme verbali di indicativo presente esprimono “vicende”
specifiche, leasserzioni sonoessenzialmente limitateai soli casi - eventualmenteespli-
citati con l’ausilio di modificatori verbali come
zamò
“già”,
ancòra
“ancora” - nei
quali tali “vicende”perduranoo sono in corsodi svilupponelmomento in cui le frasi
317
Cf. J.L.Austin,
How to do thingswithwords
, Oxford, 1976 (2a ed.), p. 109 e ss.
91