Formedell’articolo indeterminativo
un
maschile femminile
singolare
un
293
na
294
n
dinanzi a vocale e talora dopo
n
dinanzi a vocale; si scrive
n’
.
di essa; nel primo caso si scrive
n’
.
La rara forma
ùna
è il risultato
di un’interferenza con l’italiano.
Esempi del loro uso:
un briìz
“un po’”,
n’ozlén
“un uccello”,
na beéla^mèsćia
“un
mestolo pieno”,
con n’amiìga
“con un’amica”.
L’articolo determinativo
al
ha la funzione anaforica (indicando che il referente
del nomeche lo reggeègianotoall’interlocutore),mentrequello indeterminativo
un
ha la funzione non anaforica (presentando un referente che non è ancora noto al de-
stinatario)
295
, che lo rende per taluni aspetti un aggettivo corrispondente al pronome
indefinito
vón
; esempi:
l’à^vìst^al càn
“ha visto il cane”≈
l’à^vìst^un càn
“ha visto
un cane”. Poiché l’articolo indeterminativoha soltanto forme di singolare (maschile
e femminile), al plurale l’opposizione tra funzioneanaforicae funzionenonanaforica
vieneespressa inaltromodo, lecui affinitàcon l’italiano sonoevidenti:
l’à^vìst^i càn
“ha visto i cani” ≈
l’à^vìst^di càn
“ha visto dei cani”.
L’opposizione tra funzione anaforica e funzione non anaforica si neutralizza nel-
l’ambitodelle frasi concernenti normeoabitudini, nellequali il nomeche regge l’ar-
ticolo denota individui od oggetti che non si collocano in una situazione specifica;
esempi:
al gaàt al maàgna^la chèrna
“il gattomangia la carne” [= qualsiasi gatto
mangia la carne],
un gaàt al maàgna^la chèrna
“un gattomangia la carne” [= qual-
siasi gattomangia la carne].
Gli articoli hannopure funzioni semantiche secondariediversedaquelleoramen-
zionate.
L’articolodeterminativo formacon lapreposizione
ed
un sintagma idiomaticoche
non esprime alcuna funzione anaforica, ma significa semplicemente “un po’” (sin-
golare), “alcuni/ alcune” (plurale); cf., per es.,
dàamdl’aàcua!
“dammi unpo’d’ac-
qua!”,
è^gnù^di ragaàs
“sono venuti alcuni ragazzi”,
a sérc^dil noózi
“cerco delle
noci”.
E’ usato inoltre nella costruzione
int
+
al/ l
+ forma di infinito, con la quale si
esprimeun rapportodi comtemporaneità rispettoallavicendadenotatadal verbo reg-
gente; cf., per es.,
int al còror j én^caschè
“mentre correvano sono caduti”.
293
Deriva da lat.
unu
(
m
), con sincope della vocale finale.
294
Deriva da lat.
una
(
m
). L’attesa forma
una
è stata ridotta a
na
per probabile analogia su
la
dell’articolo determinativo.
295
L’articolo indeterminativoha forme identiche a quelle del numerale “uno”, le cui fun-
zioni semantiche sonoabbastanzadiversedalle sue; così, per es., si esclude subase semantica
l’interpretazionecomearticolo in frasi quali
meèj^navòlta
“mai una (sola)volta”,
pù^gnàn^na
fója a’gh è^tàca^na pjànta
“non c’è più nessuna foglia accanto aduna pianta”.
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