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voól dlagràn^pasénsja
“servemoltapazienza”,
at fèdi gràn^zbaàli
“faimolti errori”,
a gh’eéra dil gràn^dòni
“c’erano tante donne”,
è gnù un sflageél
(/
na mùcia
)
ed
génta
“sono venute parecchie persone”,
j àn^faàt na mùcia^’d zbaàli
“hanno fatto
molti errori”,
i’gh àn^dè un zbartaveél^ed boòti
“gli hanno dato un sacco di botte”.
L’indefinito
medézim
usatocome specificatoremantiene la semanticadel pronome
soltantoquandoprecede il nome reggente, come, per es., nelle frasi
l’à^faàt^imedé-
zim^zbaàli
“ha fatto imedesimi errori”,
avoój^compreèr^ilmedézimi^schèrpi
“voglio
comperare lemedesime scarpe”.Quando invece segue il nome, hauna funzionecon-
trastiva, permettendodi rettificarequanto è atteso sullabasedel contesto; in alterna-
tiva a
medézim
posposto al nome reggente si può usare eventualmente
steés
(femm.
steésa
steési
), ritenutodaalcuni un italianismo; cf., per es.,
i veénon^loór^medézim
(/
loór^steés
) “vengono loro stessi”.
§ 2e.Gli articoli
I lessemi (
al
e
un
) dellaclassedell’articolo, che sonogli specificatori dall’usopiù
frequente, comprendono soltanto forme clitiche, appoggiate al segno che le segue
nell’ambito della frase.
Formedell’articolodeterminativo
288
maschile femminile
singolare
al
289
la
290
l
dinanzi a vocale e talora dopo
l
dinanzi a vocale; si scrive
l’
.
di essa; nel primo caso si scrive
l’
.
plurale
i
291
il
292
j
dinanzi a vocale
lj
/
ilj
dinanzi a vocale
Esempi del loro uso:
al dùca
“il duca”,
sòt’^al zachèt
“sotto la giacca”,
l’afìt
“l’af-
fitto”,
l’oòst
“l’oste”,
a spónta^i fjoór
“spuntano i fiori”,
j artìsta
“gli artisti”,
j insòni
“i sogni”,
lapeéla
“lapelle”,
la lóⁿna
“la luna”,
l’èrba
“l’erba”,
il rondanéⁿni
“le ron-
dini”,
lj eèli
“le ali”.
288
Per quanto riguarda l’originedell’articolodeterminativodelle lingue romanze, cf.Lau-
sberg , op. cit. vol. 2°, p. 140 e ss.
289
Deriva da lat.
illu
(
m
), con sincope della vocale atona finale; da qui si è sviluppata la
forma
el
, bendocumentatanei dialetti emiliani (cf.Rohlfs, op. cit., vol. 2°, pp. 104-105), che
probabilmenteè stata rifatta in
al
per analogia sulla formaal del pronomepersonalecliticodi
3a pers. sing.
290
Derivada lat.
illa
(
m
). Sullabasedegli sviluppi fonetici attenderemmo
*illa
(/*
ella
): la
forma
la
è il risultato di un rifacimento per ragioni di “equilibrio”morfologico.
291
Deriva da lat.
illi
, con sincope della vocale finale, che prima di cadere dovrebbe aver
causato lapalatalizzazionedi
l
; in seguito all’evoluzionedi
l
palatale ad
j
, ha avutoorigine la
forma *
ij
(cf. Rohlfs, op. cit., vol. 2°, p. 105), divenuta successivamente
i.
292
Deriva da
ille
(< lat.
illae
), con sincope della vocale atona finale. La conservazione
dellavocale iniziale
i
èdovutaprobabilmenteall’analogia sulla formadimaschileplurale*
ij.
81
1...,84,85,86,87,88,89,90,91,92,93 95,96,97,98,99,100,101,102,103,104,...329
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