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3. I segni della categoriadell’aggettivo
Osservazioni introduttive
I segni dellacategoriadell’aggettivo sonousati indipendenzadai nomi, con i quali
concordano in genere e numero. Essi hanno un’importante peculiarità morfologica
che li differenzia dai nomi: ciascunodi essi è compatibile con entrambi i generi e ha
di norma forme distinte permaschile e femminile.
Visto che i nomi dai quali gli aggettivi dipendonohannouna semantica duplice -
l’una legata alla concettualizzazione dell’ambito lessicale, l’altra alla funzione che
essi espletano nella frase e in una prospettiva testuale -, si devono distinguere nel-
l’ambitodellacategoriadell’aggettivoduegrandi sottogruppi: imodificatori (perlopiù
restrittivi), che si rapportanoalla semantica lessicaledei nomi, egli specificatori, che
si legano invece alla semantica sintattico-testuale deimedesimi.
§ 1.Gli aggettivi con la funzionedimodificatori
Appartengono a questo sottogruppo le centinaia di lessemi denominati aggettivi
qualificativi, molti dei quali hanno una semantica lessicale che è un’elaborazione
concettualebasata sulla conoscenzadelmondo: èuna semanticapiùproblematicadi
quella dei nomi comuni, in quanto gli aggettivi qualificativi non denotano classi di
oggetti omogenei come questi, ma esprimono proprietà
255
che possono accomunare
oggetti dei tipi più diversi; si pensi, per esempio, all’aggettivo
ròs
“rosso”, che può
essere usato per qualificare oggetti quali libri, case, vino, sangue, nuvole, ecc. Non
tutti i lessemi si rapportano, come
ròs,
ad una realtà fisica direttamente osservabile:
diversi concernono comportamenti o capacità (/disposizionimentali), come, per es.,
bón
“buono, capace” e
inteligént
“intelligente”, la cui semantica è indubbiamente
piùproblematicadi quelladi
ròs
. Si prescindequi daulteriori dettagli, perché suque-
sto argomento si ritornerà nel quarto capitolo.
La funzione semantica prototipica degli aggettivi qualificativi nella prospettiva
della comunicazione è quella modificativa
256
, visto che essi servono innanzitutto a
precisare il significatodel nome reggente
257
.Quandohanno tale funzione, gli aggettivi
255
Cf. Croft, op. cit. p. 88.
256
Ibid.
257
Sepoi nell’ambitodella frasenominale il nome in funzionedi testa rimane inespresso,
gli aggettivi ne diventano la testa, acquisendo la funzione semantica referenziale peculiare
dei nomi (cf. per es.,
i giòvon j én^béle^rivè
“i giovani sonogiàarrivati”). Imedesimi possono
avere inoltre la funzionepredicativa - indubbiamente secondariaovverononprototipica -, le-
gandosi adunverbocopulativo, ausiliareprivodi una semantica lessicalepropria: ciòpermette
di ottenere frasi verbali con la semantica stativapeculiaredegli aggettivi (cf. per es.,
l’é^fùrob
“è furbo”).
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