a tale nome e occupa la posizione iniziale della frase secondo i principi visti sopra
per
chì
.Esempi:
che ragaàsapòrta^’l pàn?
“quale ragazzoporta (/quali ragazzi por-
tano) il pane?”,
che scoóli a résta^sareèdi?
“quali scuole restano chiuse?”,
che lìbor
voó’t?
“quale libro vuoi?”,
con che pèna scrìvo’t?
“con quale penna scrivi?”. In al-
ternativa si puòusareuna“frase scissa”nellaquale il costituente“estrapolato”è l’ag-
gettivo interrogativo
cueèl
278
“quale”:
cueèl
+ forma di
èsor
+ nome + frase relativa
introdottada
che
; cf., per es.,
cueèl^eé’l al ragaàs ch’apòrta^’l pàn?
“quale ragazzo
porta il pane?”,
cueèl^eén’i il scoóli ch’a résta^sareèdi?
“quali scuole restano
chiuse?”,
cueèl^eé’l al lìborch’at voól?
“quale librovuoi?”,
cueèl^eé’la lapènach’at
droóv^par scrìvor?
“con quale penna scrivi?”.
Si può usare inoltre il pronome interrogativo
cuànt
279
(femm.
cuànta, cuànti
)
nella funzione secondaria di specificatore appoggiandolo al nome da cui dipende:
conesso si chiededefinire laconsistenzadi un insiemeoquantitàdimateriadenotati
permezzodel nome reggente
.
Esempi:
cuànt^ragaàs a riìva^dmàn?
“quanti ragazzi
arrivanodomani?”,
cuànta^géntaa và^alapartiìda?
“quanta gente va alla partita?”,
cuànta^geèra a’t sèrva?
“quanta ghiaia ti occorre?”,
cuànti^lìtri voó’t^scrìvor?
“quante lettere vuoi scrivere?”.
Sia
che
sia
cuànt
possono fungere inoltre da specificatori di nomi usati per intro-
durre frasi esclamative. Esempi:
cuànt^zbaàli l’à^faàt!
“quanti errori ha fatto!”,
che
beéj^ragaàs a riìva!
“che bei ragazzi arrivano!”.
§ 2d.Gli aggettivi indefiniti
Nel dialetto parmigiano si usano spesso i pronomi indefiniti con la funzione se-
condaria di specificatori. Inoltre si fa ampio uso delle combinazioni idiomatiche
di/
dil
“dei, delle” (preposizione
ed
+ formadi pluraledell’articolodeterminativo), quan-
tificatori che permettono di riferirsi a entità nonmolto numerose (delle quali si pre-
suppone l’esistenza), senza fornire tuttavia elementi che ne permettano
l’identificazione; cf., per es.,
al parleèva^condi ragaàs
“parlavaconalcuni ragazzi”,
aj ò^incontrè^dil dòni
“ho incontato alcune donne”.
Si spiegacosì perché i lessemi classificabili comeaggettivi indefiniti sianopochi:
cuèlc
280
“qualche, almeno uno”,
sèrt
281
“certo”,
oògni
282
“ogni” (che corrispondono
ai pronomi
cuelcdón
,
sartón, ognón
).Aquesti vanno aggiunti il gruppo
gnàn un
283
“nessuno”e il sintagma
bàsta^ch’
(
a
)
sìa
“qualsiasi”, chevapreferitoall’italianismo
cuèlsjasi
.
278
E’ riconducibile a lat.
quale
(
m
).
279
Continua lat.
quantu
(
m
).
280
Muove dal sintagma latino
quale
(
m
)
quod
(cf. Rohlfs, op. cit., vol. 2°, p. 213).
281
Muove da lat.
certu
(
m
) “separato, distinto”.
282
E’ riconducibilea lat.
omne
(
m
), chehaavutocomeesito
one
: continua lavariante
ogn’
usata dinanzi a parole inizianti in vocale (cf. Rohlfs, op. cit., vol. 2°, p. 219).
283
Il componente
un
va considerato un numerale piuttosto che un articolo.
78