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Osservazioni conclusive
Quantooradettodovrebbe avermesso in risalto che il dialettoparmigianohano-
tevoli affinità con l’italiano anche riguardo alla categoria del tempo e alle funzioni
delle sue classi. L’unicadifferenzadegnadi nota stanel fatto che il dialettononha il
passato remoto: il passato esprime le funzioni del passatoprossimo e del passato re-
moto dell’italiano.
§ 3. La flessionedel verbo
§ 3a. Ledesinenze
La flessione verbale del dialettoparmigiano è caratterizzata da seimorfemi desi-
nenziali distinti, come in italiano: primapersona singolare, secondapersona singolare,
terzapersona singolare, primapersonaplurale, secondapersonaplurale, terzapersona
plurale. I loromorfi differiscono sensibilmente rispetto a questa lingua, in quanto,
tranne rare eccezioni,
a
è l’unica vocale atona che il dialettoparmigiano ammette in
posizione finaledi parola; così, per esempio, imorfi di prima e secondapersona sin-
golare del presente sono -
ø
in corrispondenza a -
o
e -
i
dell’italiano. Si elencheranno
ora i morfi desinenziali limitandosi alle sole forme non perifrastiche, in considera-
zione del fatto che quelle perifrastiche rientrano nel paradigma del verbo per le loro
peculiarità semantico-funzionali, piuttosto che per quellemorfologiche
324
:
1a pers. sing. -
ø
(indicativo presente
325
, congiuntivo imperfetto
326
, condizionale
presente
327
);
(indicativo futuro
328
, formemonosillabichedi indicativopresente),
concambiodell’intonazione inascendentedinanzi al cliticodel sog-
getto -
ja
;
-
i
(indicativopresentedi taluni verbi con radice terminante in
én
op-
pure
ón
che appartengono alla classeA1), in alternanza con -
ø
di-
nanzi al clitico del soggetto -
ja
;
-a
(indicativo imperfetto
329
, congiuntivo presente
330
), in alternanza
324
E’questounproblemanoto, riguardo al quale cf., per es.,W.U.Wurzel,
Flexionsmor-
phologie undNatürlichkeit
, Berlin, 1984, pp. 35-36.
325
ø
è la continuazione di –
o
atona del latino, caduta nel dialetto parmigiano.
326
ø
è la continuazione di lat. –
em
atona.
327
ø
per analogia sull’imperfetto congiuntivo.
328
SecondoRohlfs (op. cit., vol. 2°, p. 332) ilmorfodesinenziale
dell’indicativo futuro
sarebbe un toscanismo ed avrebbe sostituito l’atteso –
è
(< -
ai
).
329
-
a
continua –
am
atona del latino.
330
In questo caso lamatrice è –
am
del presente congiuntivo della 3a e della 4a coniuga-
zione, che in fase post-latina è stata estesa alle prime due.
100
1...,103,104,105,106,107,108,109,110,111,112 114,115,116,117,118,119,120,121,122,123,...329
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