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congiuntivo condizionale
presente imperfetto
1-a
àbja
(/
àpja
)
410
avìs arìs
(
/arè
)
singolare 2-a
àbi
(/
àpi
)
avìs arìs
3-a
àbja
(/
àpja
)
avìs arìs
(
/arè
)
1-a
èma avìson arìson
plurale 2-a
avì avìsov arìsov
3-a
àbjon
(/
àpjon
)
avìson arìson
imperativo presente
singolare 2-a
àbja
(/
àpja
)
plurale 1-a
èma
gerundio presente participio passato
2-a
avì
avénd
m.
avù
411
≈ f.
avuùda
§ 3e. La terza classedel gruppoA
Tale classe, che è la più numerosa dopo la prima, si contraddistingue per alcune
peculiarità: la vocale
del tema dell’infinito viene utilizzata dinanzi al morfo del-
l’indicativo imperfetto, adeccezionedell’irregolare
diìr,
mentrevienemutata in
i
di-
nanzi aimorfi accentati dell’indicativo futuro e del condizionale presente.
Essa si articola in quattro sottoclassi:
3a) lessemi verbali in cui la forma di base terminante in
i
nonviene allargata e la
radice presenta una vocale delmedesimo timbro (sempre
o
) in tutte le forme;
3b) lessemi verbali in cui la forma di base terminante in
i
nonviene allargata e la
radice presenta un’alternanza apofonica;
3c) lessemi verbali in cui la forma di base terminante in
i
è allargata con
s
(equi-
valente di it.
sc
di
finisco
) in talune forme del presente indicativo, congiuntivo e im-
perativo;
3d) lessema verbale
diìr
“dire” con flessione irregolare.
Il sottogruppo 3a) comprende verbi abbastanza comuni quali
dormiìr
“dormire”,
moriìr
“morire”,
ofriìr
“offrire”
412
. Si riporta come esempio la flessione di
moriìr
:
410
La prima delle due forme continua lat.
habeam
(>*
abjam
)
:
la consonante
b
si èman-
tenuta inquanto era seguita immediatamentedalla semivocale
j
. La seconda è invece il risul-
tatodi un rifacimentoanalogico sul congiuntivopresentedi
saveér
, oravisto; lo stesso si dica
per tutte le altre forme con
p
intervocalico anziché
b
.
411
Questa forma, affinea it.
avuto
, nonpuòessere lacontinuazione foneticadi lat.
habitus
.
412
Dormiìr
continua lat.
dormīre
(4a coniugazione), mentre
moriìr
presuppone il rifaci-
mentodel verbodeponente latino
morior
inattivo; già inuna faseanticaquestoverbooscillava
tra la terza e la quarta coniugazione, ammettendo le forme di infinito
morī
e
morīri
(cf. R.
Kühner – F. Holzweissig,
Ausführliche Grammatik der lateinischen Sprache
(Ertster Teil),
119
1...,122,123,124,125,126,127,128,129,130,131 133,134,135,136,137,138,139,140,141,142,...329
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