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fenomeno della fatiscenza, l’esperienza comune dimostra che non è quasi mai possibile tralasciare
l’effetto delle escursioni termiche.
Comprendere gli errori attraverso la loro osservazione, lettura dei meccanismi di dissesto come
prerequisito per qualsiasi valutazione sulla sicurezza. Cercare di prevedere, prima di calcolarlo, il
modello interpretativo più affidabile e realistico e quindi quello che, fra tutti i possibili, sia in
grado di fornire le maggiori aderenze alla realtà.
L’analisi invece, della morfologia del quadro fessurativo, consente di determinare le cause
perturbatrici e di conseguenza, di mirare al meglio gli interventi di consolidamento. In tale
situazione, la possibilità di prevenire eventuali condizioni di collasso locali o globali diventa un
elemento di importanza primaria per la tutela del bene e degli addetti ai lavori.
5.4 M
ONITORAGGIO STORICO
Per monitoraggio storico s’intende la comprensione dell’evoluzione della costruzione, e dei suoi
dissesti, e della storia sismica. Individuando i fattori di discontinuità strutturale legati alla
scansione temporale degli interventi nel corpo del singolo edificio, si possono cogliere
conseguentemente i punti di potenziale tensione strutturale e vulnerabilità sismica che al suo
interno sussistono. In questo modo una fessura potrebbe in realtà comportarsi come un giunto
strutturale “naturale” generato dall’accostamento di due elementi costruiti in tempi diversi. Anche
la Direttiva del 2011 attribuisce molta importanza all’individuazione e alla restituzione delle fasi
costruttive di un edificio: “La restituzione delle fasi costruttive dovrà essere espressa attraverso
specifici elaborati grafici che consentano di relazionare le diverse componenti dell’edificio con le
relative epoche costruttive”.
2
Il monitoraggio storico nella conservazione del patrimonio culturale è inteso non tanto come
mezzo di controllo del danno ma piuttosto come fondamentale strumento di conoscenza del
comportamento meccanico dell’edificio, ed è pertanto necessario per una conservazione integrata.
Il monitoraggio visivo, inteso come controllo periodico dell’insorgenza di stati fessurativi,
fenomeni di degrado, trasformazioni nella struttura e nell’ambiente circostante, rappresenta il
punto di partenza di tale attività. Informazioni aggiuntive possono essere acquisite attraverso il
monitoraggio strumentale di alcuni parametri ritenuti significativi (movimento delle lesioni,
spostamenti assoluti o relativi di punti della costruzione, rotazione di pareti o altri elementi).
2
Ibidem