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I Mercati Generali
Dal Mercato Annonario
al Centro Agro-alimentare
Antichi progetti
L'idea di raggruppare in un 'unica zona le princi-
pali attività mercantili della città aveva trovato
sbocco per diversi secoli, dall 'età farnesiana fino
all'Ottocento, nella Piazza della Ghiaia, che aveva
accolto il Macello pubblico e, dopo un non rea-
lizzato progetto d'età napoleonica, le Beccherie
erette dalla duchessa Maria Luigia.
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7.120
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7.120 Giorgio A/essi di Canosio. Progetto dei Mercati Generali.
Prospetto. China su ca11a, 1898 (ASCPR- SPR).
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7.121 Giorgio A/essi di Canosio, Progetto dei Mercati Generali.
Pianta. China su ca11a, 1898 (ASCPR- SPR).
-f
7. 122 Domenico Ferrari, Planimetria della zona di Piazzale
Sicilia con
i
Mercati Generali. Wografia a colori, 1908, Scala
1:2.000 (ASCPR - SPR).
7.123 Modellino del nuovo Mercato Bestiame costruilo fra
il
1953 ed il 1956 nella nuova Zona Annonaria della città al
Comocchio (ASCPR - SPR).
7.124
7.124 Veduta interna del Mercato Bestiame nei primi a11ni
Sessa11tct del Notlecento, con
i
bovini già sistemati sotto le pensili-
Ile
ili
cemento, prontiper le contrattazioui (ASCPR - SPR).
7.125 L'iugresso del Mercato Bestiame all'ape11111'CI dei cancelli gre-
mito di opel'tltori nei primi anni Sessanta del Novece11to (ASCPR
-
SPR).
La
progressiva espansione dei traffici non aveva,
tuttavia, tardato a manifestare l'insufficienza della
zona della Ghiaia e aveva spinto gli
Amministratori cittadini ad elaborare, para llela-
mente allo spostamemo ··fuori porta" del Mercato
Bestiame e del Macello, nuovi piani per la realiz-
zazione dei Mercati Generali, vaste strutture
coperte idonee all'accorpamento e allo sviluppo
delle imprese commerciali.
Nel 1897 l'architetto Giorgio Alessi di Canosio
(attivo 1897-1911), all'epoca Ingegnere Capo del
Comune di Parma, progecrava, a fianco della
Stazione delle Tramvie a vapore collocata a
Barriera Garibaldi
(>
Volume I, Capitolo
l ,
pp 46-
48), i grandi Magazzini <;;enerali tra i viali Fratti e
Mentana ed
il
canale aviglio. L'impone nte strut-
tura, lunga ben 173 metri e composta da due lun-
ghi fabbricati paralleli separati da un vasto cortile
interno, si apriva con un'ampia cancellata, rivolta
a viale Fratti attraverso cui transitava il raccordo
ferroviario con la Piccola Velocità. Ad Ovest, inve-
ce, due binari, oltrepassatO su volte in murarura
il
'aviglio, si connettevano alla razione delle.
Tramvie. Ampi magazzini merci e depo iti doga-
nali occupavano l'imerrato, il primo piano ed
il
sottotetto. Frontalmente alla cancellata di ingresso,
dalle evidenti assonanze con quella, poi effeniva-
mente realizzata, del Foro Boario
(>
Volume II,
Capitolo 7, p 174), si collocavano gli uffici con la
Direzione, la Dogana e
il
Controllo ferrovie. fn un
piccolo edificio distaccato, posto a chiudere
il
lato
corto ad Est del Piazzale, era previsto
il
magazzi-
no dei materiali infiammabili.
Il progetto, troppo impegnativo per le finanze
locali ed eccessivamente ambizioso,
no n verrà realizzato, ma tornerà ad occupare suc-
cessivamente l'Amministrazione Comunale.
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