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Infatti nel 1907 l'Ufficio Tecnico del Comune ipo-
tizzava di collocare una struttura sostanzialmente
7. 122
simile fuori Barriera affi(> Volume 1, Capitolo l,
pp 50-51) nella lunga striscia di terra compresa tra
l'argine ferroviario ed
il
lotto in seguito occupato
dalla nuova Officina del Gas (> Volume
n,
capi-
tolo 8, pp 221-224) a fianco del nuovo Foro
Boario previsto in Piazzale icilia.
__..:, Ma neppure questo tentativo sarebbe giunto in
porto. Così che
il
Consorzio Agrario Provinciale
provvederà a realizzare, sempre a Barriera Saffi,
ma nella zona compresa fra i due viali di circon-
vallazione, i deposti doganali, che troveranno più
adeguata collocazione poi negli anni euanta
presso I'Interpoito di Fontevivo (CEPIM).
Nel frattempo, cogliendo i limiti delle strutture
pubbliche ubicate a Barriera affi, estremamente
compresse e prive delle indispensabili aree di
espansione, il Piano Regolatore del 1938 identifi-
cava nella zona a Nord, lungo viale Piacenza, a
fianco del Frigorifero Parmense, l'arca di futura
creazione dei Mercati Generali della città.
Ma lo scoppio della guerra avrebbe, ancora una
volta, arrestato
il
progetto appena delineato.
7.127
7. 128
7. 126
U11a veduta aerea del complesso del mtotJO 1Hercato
Bestiame al Cornoccbio scattata nel
1956
(ASCPR- SPRJ.
7.127 11
Sindaco Ferrari e le Autorità tagliano
il
nastro de/nuovo
Mercalo Beslltnne Il
JO
marzo
1956
(ASCPR- Cal/ani).
7. 128 1/
Mercato Bestiame oggi (AGG- GALJ.
La zona mercati (1950-1953)
Una delle opere più urgenti e più imponenti che si
prospettava all'Amministrazione Comunale di Par-
ma nei primi anni del dopoguerra era dunque la
creazione di una zona mercati nella quale si venis-
sero a concentrare
tutti
i principali organismi di
scambio e di trasformazione dell'area parmense.
I gravi problemi della ricostruzione, non avevano
però consentito di dedicare la dovuta attenzione
a questi temi, peraltro già inseriti nel Piano
Regolatore del 1938, così che solo negli anni
Cinquanta si iniziava ad impostarne la progetta-
zione, che, tuttavia, prenderà forma compiuta
solo nel 1952.
Già nel 1950 il Consiglio Comunale (C. C. 15 apr.
1950) evidenziava la necessità inderogabile di tra-
sferire
il
Mercato Ortofrutticolo all'ingrosso per la
cronica carenza di spazi, dalla Ghiaia alla zona
identificata dal P.R.G. in viale Piacenza.
Nel luglio
(C. C.
l lug.1950)
il
Consiglio esamina-
va la possibilità di acquisire un terreno, offerto
dalla ditta Balestrini, compreso fra viale Piacenza
e via del Cornocchio. Pur consrarando che questa
sistemazione sarebbe risultata più vantaggiosa
rispetto a quella prevista dal Piano Regolatore, la
decisione veniva rinviata per consentire un
approfondimento tecnico della questione.
el marzo del 1951
il
Consiglio era chiamato ad
affrontare il problema del Mercato Bestiame,
dotato di strutture ormai insufficienti e destinato a
spegnersi progressivamente in assenza di un
intervento radicale. Pur riconoscendo che la solu-
zione migliore avrebbe comportato la sua com-
pleta rico truzione in altra zona, ove collocare
pure il MercatO Ortofrutticolo ed il Macello -
come la città di Modena aveva da poco progetta-
to - la mancanza di risorse finanziarie spingeva il
Consiglio ad ipotizzare un investimento di
66
milioni per sistemare aUa meglio il Foro Boario
esistente. Grazie anche alle contropropo te del-
l'opposizione, il tema sarà destinato ad evolvere
in maniera differente nel corso del 1952.
Infatti
il
10 luglio di quell'anno
il
Consiglio
Comunale era chiamato ad approvare un nuovo
progetto, elaborato dall'Ufficio Tecnico, per la
costruzione di un nuovo Mercato Bestiame.
In quell'occasione l'Assessqre Umberto osvelli
(1913-), prendendo atto della progressiva deca-
denza del Mercato
di
Parma nei confronti delle
altre città vicine, e constatando le oggettive diffi-
178
1...,169,170,171,172,173,174,175,176,177,178 180,181,182,183,184,185,186,187,188,189,...252
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