l
l
l
disposizione della Commissione Camerale
il
salo-
ne al piano terreno che si apre sotto i portici a
ud. Inoltre
il
personale della Biblioteca collabo-
rava per la custodia delle bilance. Fino al 1870 si
tenevano due mercati dei bozzoli,
il
primo, della
durata di 20 giorni, fra maggio e giugno; un
secondo, più breve, fra luglio e agosto. Ma con
il
lento ed inesorabile declino della bachicultura si
arriverà ad aprire un solo mercato di venti giorni,
nel mese di giugno.
I Bozzoli nel Nuovo Foro Boario
Nel 1878 per la prima volta
il
mercato si teneva
7.95 •entro il recinto del Foro Boario Nuovo (.. .} sen-
7.96 tito
il
parere del/a Camera di Commercio e del
E:ssìc.ato1 per bozzoli
magaueno
Cfnrralr
t
Gallrtutra
con usacato•o cooptratlto •
7.88
7.87·88 ll magazzino centrale e la galleniera co11 gli essiccatoi per
i bozzoli installati nell'area dei Consorzio AgrarioProvinciale,
l
l'Cl
viale Mentana e viale Fratti in due ca11oltne del 1918. A quel/et
detta
il
Mercato dei Bozzoli, cessato nel 1910,
IW!I
era cbe
wt
ricordo e
i
produllori ricorrevano direttamente al Consorzio per
il
trattamemo e la commercietlizzazione (CFIO- GAL).
Consorzio Agrario·
che si era mostrato consen-
ziente. Il 7 maggio 1878 anche la Camera di
Commercio aveva dato parere favorevole al tra-
sferimento confidando
·cbe possa tornare utile·
perché
il
luogo
è
più ampio, areato e coperto,
facilmente controllabile da un solo accesso.
Chiedendo, però, che venisse ospeso o spo-
stato il mercato del Bestiame. Il Comune, non
ravvisando, dato
il
periodo estivo, un grosso
afflusso di animali, farà dividere in due con tra-
licci e corde la piazza del Foro Boario, asse-
gna ndone una al mercato dei bozzoli e l'altra al
mercato bestiame e regolamentando con preci-
sione glì ingressi.
All'ingresso del Foro Boario si trovavano tre loca-
li: uno occupato dalla Commissione della Camera
di Commercio e Arti deputata a coordinare le
operazioni e dirimere le eventuali controversie;
un secondo adibito a magazzino temporaneo per
le merci; il terzo ove effettuare privatamente i
pagamenti delle partite contrattate.
A beneficio dei frequentatori del mercato veni-
va concesso che nei tre locali d'angolo esisten-
ti entro
il
recinto del Foro Boario venissero
allestite delle piccole locande per la vendita di
vini e commestibili. I gestori, per potere offrire
pasti caldi, costruivano a loro spese fornelli da
cucina e altri manufatti, demoliti poi alla fine
del mercato. Questo esercizio, sebbene stagio-
na le, era particolarmente ambito per le pro-
spettive di sicuro lavo·ro che offriva: ad esem-
pio nel 1879 si erano registrate
6
richieste su 3
posti disponibili.
Per incrementare e valorizzare la bachicoltura nel
Nord Italia venivano organizzati dei corsi tecnico-
pratici presso la
R.
Stazione Bacologica di Padova,
segnalati a tutti
i
Municipi. Cospicua era anche,
nel periodo, la messe di pubblicazioni storiche e
tecniche sul setificio e sui metodi di allevamento
dei filugelli che circolavano nelle librerie a soste-
gno di questa importante attività.
La
decadenza del mercato dei bozzoli era tuttavia
sensibile a Parma e si percepisce anche dalle
parole del Commissario Camerale Cavazzini nella
sua relazione annuale al Sindaco. Il Mercato dei
Bozzoli nel 1882 [...]
"durò due giorni più del pas-
sato anno e tre più del1880. Se non che in que-
st'anno ebbesi a lamentare minore quantità di
merce che negli scorsi anni
..
.».
·Il Mercato dei Bozzoli
è
andato semprepilì deca-
dendo come dimostrano
i
risultati di questo ulti-
mo quinquennio»
scrive
il
egretario Generale al
Sindaco il 4 dicembre 1909.
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