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Il Macello e il Foro Boario
fuori Barriera Saffi
-
!'
el
1908,
con l'intenzione di riqualificare urbani-
sricameme la zona ord della città, compresa fra
la Pilotta e la Stazione ferroviaria, l'Amministra-
zione Comunale deliberava di demolire il Foro
Boario presso
il
torrente e di costruire un nuovo
Foro Boario, più ampio e funzionale, nei pressi
del nuovo
e
moderno Macello, fuori Barriera
Aurelio Saffi, poi inaugurato nel
1912.
Una volta abbattuto
il
vecchio edificio, l'area risul-
tante, insieme con quella della piazza a Est e a
Ovest, già occupata dal maneggio scoperto della
vicina Caserma di Cavalleria, sarebbe stata libera-
- -j)
7.97
U11a foto pa11oramìca databile ai primissimi mmi del
No11ecento sca/lata dalla Fabbrica Mantovani 111 piazzttle della
Stazione. Al centro
è
ben visibile
il
complesso del NttOl'O Foro
Boario. Appena a destra del suo muro di cinta si trot•cwa
il
maneggio per i cavalli di stanza nelle scuderie della Pilo/la. Poco
pitì et destra
si
staglia /"argine de/ton-ente, prima della costru-
zione del L1111goparma e, a lato dell'Albergo Moderno, di cui
si
sc01'8e il /ello. si 11otano le prime tlrcttte del Ponte Bo/lego.
All"estrema sinistra
si
distingue La caral/eristica st1goma della
Barriera Garibaldi.
l/
J\'uoL'O Foro Boario. oltre all'ingresso prin-
cipale, moeL'a due aperture secondarie che comunicm•a11o. 1111a
col galoppatoio, toerso
i/
torrente e l'altra con la strada che
COII-
ducem alla stazioneferroviaria (CAP- GAL).
__.
7.98
L'na immagine del Nuovo Foro Boario pubblicata nel 1901
dai Fratelli Bocchialini e ripresa dal Palazzo della Pilotta. Al
centro dell'ampio piazzale erano stati messi a dimora tre filari
di platani. A destra dell'ingresso ed esternamente a questo, non
molto discosto dalla Porta San Barnaba, ricavata nel terrapieno
dell'antico bastione delle mura.
si
trovava un 'ampia ghiacciaia
dalla pianta circolare e dalla cope11ura conica, che si scorge a
destra dell'Ingresso monumentale (BPPR- GAL).
- "
7.99
L'ingresso al Nuovo Foro Boario sul Viale BoJtep,o prospi-
ciente la Stazione.ferrovìaria, in una cartolilla del primi anni
del secolo
(CBON-
GAL).
ta
per la realizzazione del Monumento a Giusep-
pe Verdi
(>
Volume II, Capitolo
6.
p
83).
Il nuovo Foro Boario, progettato da
Chiavelli
(1869-1962)
nel
1911
in forma più vasta
del precedente, non era, tuttavia circondato dagli
ampi p01ticati delle strutture che l'avevano prece-
duto: lunghi filari eli attracco per le bestie, ripara-
ti dalla presenza di piante, si affiancavano in file
parallele all'interno di un vasto recinto al cui cen-
tro sorgeva una palazzina, in cui era evidente l'in-
flusso liberry, destinata alla direzione del merca-
to. Due edifici laterali, porticati, delimitavano l'n-
rea cui si accedeva dal piazzale Sicilia, poco
discosto dal Macello pubblico.
Dopo il primo conflitto mondiale
il
Mercato
Bestiame eli Parma andò man mano aumentando di
importanza, sia per
il
numero di capi che vi afflui-
vano, sia perché frequentato da numerosi compra-
tori di ogni parte d'Italia, dalla icilia al Piemonte.
1
ormalmente l'affluenza sul mercato di Parma era
fone, il numero degli animali quasi mai inferiore
ai
1.000
capi; un aumento cospicuo nei mesi di
febbraio, marzo ed aprile, che ponava anche a
superare i
1.800
esemplari, era dovuto alla pre-
senza dei vitelli.
Privo di caratteristiche architettoniche di rilievo e di
superlìcie troppo modesta per sostenere la crescita
delle contrattazioni registrata nel secondo dopo
guerra, assolse al suo compito fmo al
1956,
anno
del suo ultimo spostamento nella zona annonaria al
Cornocchio. Completamente rifatto fra
il
1985
ed
il
'90
può giustamente essere considerato il più attrez-
zato stabilimento italiano, secondo mercato italiano
per movimentazione di capi
(100.000
all'anno) e
primo per
il
bestiame nazionale
(>
Volume II,
Capitolo 7, p
180).
Lunga e travagliata era stata invece la storia del
nuovo Macello pubblico, come ben si comprende
dalle parole pronunciate nel
1893
dallo stesso
indaco Giovanni Mariotti
(1850-1935)
al
Consiglio Comunale:
"··· per /imitarci solo alle fasi più recenti di que-
sto lavoro di Sisifo, permetteteci che ricordiamo
qui la Commissione nominata dal Consiglio
nella giornata del 12.V.l875;
f'al!ra
Commissione nominata dalla Giunla nell'adll-
nanza de/1'11.Xl.1887;
...
l'altra nominata
7. 101
7. 102
7. 103
7. 104
7.108
7. 107
dalla Giunta il3.IV.1890;
...
l 'altra nominata il
25. Vlll.J891 e infine la Commissione del Piano
.regolatore della città chiamata dal regio
Commissario, nel febbraio scorso, a .fissare "il
luogo dove dovrà sorgere
il
macello"..
.•.
*··· La Giunta fu incaricata (1891) di far com-
pilare un progetto; mafrattcmto due egregi con-
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