Il nuovo Mercato Ortofrutticolo
(1962)
Archiviata la fase progeuuale e deliberativa relati-
va al Mercato del Bestiame,
il
Consiglio Comunale
inseriva nel bilancio del 1953 uno sranziamcnro di
150 milioni per dare finalmente esecuzione al
Mercato Ortofrutricolo all'ingrosso, previsto, su
indicazione di tutte le forze politiche, nella zona
del già approvato Foro Boario.
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Il progetto definitivo veniva approvato dal
Consiglio Comunale
il
23 novembre 1953 con il
relativo stanziamento di 300 milioni di lire. E', tut-
tavia, da registrare
il
tentativo, peraltro bocciato,
di recuperare
il
vecchio Foro Boario di piazzale
Sicilia, in via di dismissione, quale potenziale
sede per
il
Mercato Ortofrutticolo.
7. 140-141 Una tteduta aerea e
wt
esterno delnuot'O macellosmto
nella Zona AIIIIOIIWìa su un 'area di 46.000 mq. (ASCPR- SPR)
7.142
L
n interno deltlliOL'O Macello. Dotato delle pitì modeme
teCilologie, m•eva una capacità produttiva di
12.500
tonnellate
tnmue di carne (ASCPR- SPR).
7.140
7.141
7.142
Il nuovo Mercato Ortofrutticolo insisteva su un'a-
7. 130
rea di '-!8.000 mq. di cui 8.000 coperti e 40.000
destinati a strade, cortili, parcheggi, frigorifero e a
zona di ampliamento.
Progettato dall'Ufficio Tecnico Comunale, era
costituito da un vasto edificio aperto, sorretto da
pilastri in cemento armato e coperto da una volta
in laterocemento con ampie pensiline laterali
destinato ad accogliere, su circa 2.000 mq., 150
produttori ortofrutticoli, e da quattro lunghe
costruzioni
in
stecca, affiancare ai lati del padi-
glione centrale, pure in cemento armato c dotme
7. 131
di ampia tettoia, costruite per ospitare, in 64
"box" i 54 grossisti della città. Queste strutture
erano composte da un seminterrato, un piano
terra e da un sottoteuo. U complesso era poi dota-
to di una zona di carico-scarico per la ferrovia e
per gli autotreni e da un lungo edificio di servi-
zio. completato successivamente, parallelo alla
strada dei mercati e destinato ad accogliere gli
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uffici e la Direzione del Mercato.
Pur se deliberata nel 1953, la nuova struttura veni-
va realizzata, dopo ripensamenti e adeguamenti
dimensionali, dall'Impresa Ivo Musi a panire dal
1958, parallelamente ad un intensificarsi delle
polemiche, ospitate sulla stampa locale, tra gli
operatori del settore, preoccupati dello sposta-
mento in zona periferica della loro attività. In
realtà i dati successivi avrebbero evidenziato, nel
solo primo decennio di. attività, un raddoppio del
volume eli affari ed iJ raggiungimento del secondo
posto per importanza fra i mercati della Regione,
confermando la correttezza della scelta di concen-
trare in un'unica zona turri gli operatori.
Il 29 luglio 1962 entrava finalmente in funzione il
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nuovo Mercato Generale, portato nel franempo
ad una superficie di circa 65.000 mq. di cui 7.785
coperti per una cubatura di 48.554 mc. e la Piazza
Ghiaia perdeva per sempre
il
caratteristico merca-
to all'ingrosso della frutta e della verdura che ne
7.66
aveva animato la platea per secoli.
Il nuovo Macello Pubblico (1973)
ell'autunno del 1973 ent_rava in funzione
il
nuovo Macello di Parma, in sostituzione del vec-
chio complesso di Barriera Saffi, ormai del tutto
7.115
inadeguato ad assolvere il suo compito. Da
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tempo, infatti, si verificava che i capi di bestiame
trattati nel Mercato di Parma, venissero poi
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