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Acqua
per la
Città
L'Acquedotto di Parma
dall'Impero Romano al Duemila
Nell'arco della giornata, in molte occasioni, giria-
mo la manopola del rubinetto e otteniamo tu/la
l'acqua che
ci
occorre per dissetarci, cucinare,
lavarei. Ii gesto
è
talmente automatico da dare per
scontato che vi sia qualcuno cbe si preoccupa di
fare arrivare l'acqua- e acqua potabile per giun-
ta -fino alle nostre case.
,'vJa non
è
sempre stato così.
E
la sto1ia della ci/là si
fonde, indissolubilmente. con una sto1ia della sete,
de//efouti di approvvigionamento ic/Jico, dei condot-
ti
di distribuzione. delle fontane, pubbliche o priva-
te. Perché senz'acqua non vi sarebbe nemmeno
ci
!là.
A noi spetta oggi
il
compito di non disperdere que-
sto ricco e poco conosciuto patrimonio. E di tra-
smetter/o intatto, con le relative risorse d 'acqua,
alle generazioni che verranno.
Dall )acquedotto romano al
restauro teodoriciano
l resti di un acquedotto della prima età imperiale,
che, giungendo da Sud-Est, forse dalla zona di
Malandriano, ricca di sorgenti, procedeva paralle-
8.9 Resti dell'ac-
quedotto di età
imperiale rinve-
nuti a Sud di
strada Sant 'Eu-
rosia neglf tllllli
Sei/anta del No-
veccrnto.
(ASAMPS- <JAL).
8.10 Planimetria del corso de/torrente Parma dalla /ocalflà di
Scm
Michele Cavana alla località di Moletolo. La ccma, realfzza-
ta da
un
anonimo tecnico del Comune, si riferisce
et!
sopralhtogo
e,Oèlluato il
18
giugno
1555
·alli si/i dell'Estrazione dell'acque del
Canale
del Canale Comune {.. }• e al percorso dei
canali alfine di regolamentare
il
prelievo delle acque da pctrte
dei pJ'ivctti.frontisti.
(ASPR,
Mappe,
fiumi e
strade, 14,
l
-
CRE).
lo a via Traversetolo, sono stati rinvenuti a Sud di
strada Sant'Eurosia. La conduttura era sotterranea
8.9
e aveva sezione trapezoidale:
il
piano su cui scor-
reva l'acqua era costituito da due file sovrapposte
di
sesquipedali,
tipici laterizi di epoca romana,
mentre la struttura era realizzata in un conglome-
rato di malta e ciottoli ed era rivestita interna-
mente da uno straro di
cocciopesto,
che aveva una
funzione impermeabilizzame.
i trattava, con ogni probabilità, del condotto di ali-
di una rete idrica urbana testimoniata
dal ritrovamento in diverse parti della
città
di resti
archeologici di canalizzazioni in murarura ed in
piombo. Una iscrizione rinvenuta nei secoli scorsi
nei pressi della chiesa di San Michele, al termine di
· via Repubblica, e oggi perduta,
ci
ha inoltre tra-
l'l'\andato l'opera munifica di un cctto Munatius
Apsyrtus, magistrato preposto al culto di Augusto,
che, a proprie spese, pavimentò e fornì di
castella,
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