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per la distribuzione dell'acqua potabile,
16
per la
depurazione, 4 con servizio idrico integrato,
19
per la distribuzione del gas naturale, 24 per la rac-
colta dei rifiuti e
17
per lo smaltimento degli stes-
si arrivando a servire, a seconda del servizio, una
percentuale variabile fra
il
60 ed il 74
%
della
popolazione provinciale.
Nel
1989,
per unificare i servizi e le strutture,
appa1tenute alle vecchie municipalizzare, sparse
8.118
per la città (servizio elettricità in viale dei Mille;
8.93
servizio acqua e gas in via Lombardia, sede cen-
trale e uffici in via Melloni) sorgeva tra via
Traversetolo e strada Santa Margherita, alla peri-
8.2
feria Sud della città,
il
nuovo complesso multiscr-
8.3
vizi comprendente officine, magazzini, depositi,
autorimesse e uffici progettato da Vittorio
Gregoni ( ovara,
1927-)
ed esteso su di una
superficie di
110.000
mq. di cui
25.000
copeni.
Il vasto complesso, operativo dal l gennaio
1994,
è
costituito da sei edifici principali: l'autorimessa
8.6
per i veicoli pesami. l'officina laboratorio, l'auto-
8.4
rimessa per i veicoli leggeri, gli uffici, la torre ed
8.8
il centro ricreativo aziendale, oltre a diverse
costruzioni minori,
è
dotato di ampi parcheggi e
si presenta totalmente immerse nella campagna.
•L 'interve11to
-
spiega Vittorio Gregorti -
si pone a
diretto contatto con un 'ampia parte di territorio
picmeggiante, scarsamente urbanizzato e a pre-
valente uso agricolo. Muovendosi in direzione del-
l 'interpretazione archite/lonica del comesto
ambientale, definito dalle dilatate dimensioni
spazfali del territorio, si compie una ri}lessione
sulla tipologia degli insediamenti padani.
L'insieme dei/ 'Azienda si compone così di edifici
discreti, che prendono distanza dalle strade di
accesso considerate elementi di servizio, trovando
la loro logica insediativa nelle relazioni specifiche
cbe stabiliscono fra loro e, nell'insieme, con la
scala del paesaggio.
Essi
si attestano intorno ad
un triplice sistema di spazi vuoti:
il
primo, proce-
dendo dall'ingresso,
è
definito dall'edificio per
uffici, da quello per la rimessa dei mezzi leggeri e
da quello per gli spogliatoi defpersonale; il secon-
do, principale spazio di movimentazione dei
mezzi leggeri.
è
compreso fra l'edificio per i la
bo-
BlBUO
ratori e officine. il magazzino principale e gli
affacci delle 1imesse dei mezzi pesanti e leggeri;
il
terzo, ad Est,
è
compreso tra l'edificio per uffici,
quello per gli spogliatoi e la testata della spina di
seroizi del centro n'creativo aziendale.
Ilp1incìpio insediativo adottato consente eli evitare la
recinzione dell'intera area di pertinenza del-
l'Azienda, definendo con gli stessi edifici
il
perimetro
degli ambiti aziendali, in modo tale cbe il terre110
non diretlamente interessato dall'intervento possa
mantenere i caratteri di continuità con
il
territorio
agricolo circostante. I parcheggi per ilpersonale e il
pubblico sono disposti in tre aste leggermente ribas-
sate rispello alla quota di imposta del progetto, ed
esterna rispetto alperimetro aziendale, onde evitare
l'eccessivo dimensionamento dei piazzali ed il loro
impallo ambientale•.
Tutti gli edifici presentano,
quale elemento unificante, i fronti esterni in cono e
le parti inclinate delle coperture in lamiera vernicia-
ta; i serramenti sono in alluminio preverniciato di
colore verde e i piazzali sono pavimentati con qua-
drelli color manone.
Dal
basso profilo dell'insedia-
mento, olo la torre
in
cemento e laterizi, alta sei
piani (26 metri), funzionale agli impianti di teleco-
municazione e all'illuminazione dei piazzali, si
innalza con evidenza dal piano di campagna.
Il complesso, sorto tra
il
1989
ed il
1993
su pro-
getto architettonico della Gregoni Associati
lnternational (Augusto Cagnardi, Pierluigi Ce1Ti,
Vittorio Gregotti) e progetto strutturale della
Sinreco di Ferrara,
è
stato realizzato da un rag-
gruppamento di imprese parmigiane compren-
denti Pizzarotti, Edilfarnese, Foglia Pietro
&
Figli
e Ceci con un investimento di quaranta miliardi,
e permette oggi aU'AMPS di svolgere con effi-
cienza e appropriate strutture di supporto i nume-
rosi interventi di gestione e di manutenzione sul
territorio cui
è
chiamata.
Il processo di apertura al mercato azionario, recen-
temente intrapreso, chiude un cerchio, tracciato
oltre un secolo fa dall"iniziativa privata, portando la
Municipalizzata sempre più verso
il
mercato, pur
re tando sotto
il
controllo dell'Ente pubblico eli rife-
rimenlO e garantendo ai cittadini servizi efficienri e
di elevato livello qualitativo a costi competitivi.
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