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I
Servizi Pubblici
per la
Città
Una storia esemplare
di n1unicipalizzazione
La storia dei Pubblici Servizi in ltalia inizia nei
primi anni del secolo, dopo che Giovanni Gioliui
(1842-1928)
aveva promulgato la
Legge sulle
MtmicJpCIIizzCizioni
(29.IIT.1903
n.
103)
e in tuue
le città italiane venivano esaminati i problemi
relativi e le modalità migliori per risolverli. In
realtà non si trattava del primo intervento parla-
..
,
,
8.4
8.5
8.2 Studio Gregotti Associati. Assonometria del complesso A.MPS
di strada Santa Margberila, 1989. Al centro, raccolto intorno ad
Wl
cor1ile interno, ilgrcmde edificio degli uffici e, sul/et deslra, le
autorimesse, le officine e
i
laboratori. In alto la sede del centro
ricreatiL'O aziendale (ASAMPS- GAL).
8.3 Studio Gregolli Associali, Plastico del complesso ILI/P.
.
111
primo piano l'autorimessa per i veicoli pesanti: a destra l'offici-
na-laboratorio: a sinistra l'autorimessa per
i
ceicoli leggeti: al
cellfro gli uffici e, in alto a destra. il lungo cotpo del centro
ricrealii'O (ASAMPS- G. Ariel).
8.4 Una immctgine ripresa dal ce11tro del complesso, con, i11
primo piano, la torre delle comunicazioni di seip iani (27 metri)
In cemenlo e laterizi e alle sue spalle /'officilla-laboratorio
(ASAMPS- Pozzi&Romea).
8.5 Vista del/'at-ett di ing resso al complesso, con gli uffici sulla
sinistra, /'officina-laboratorio alfondo e la torre e l'autorimessa
per i veicoli leggeri sulla destra (ASAMPS- Pozzi&Romea).
mentare sulla materia. Già nel
1908.
discutendo
una legge sui prestiti comunali - che con enti,•a
anche di favorire
il
riscatto o
il
primo impianto di
aziende municipali - la Commissione Parlamen-
mre invitava il Governo a presentare un disegno
di legge complessivo sul tema, predisposto poi
dal Senatore Luigi Pelloux
(1839-1924),
ma mai
giunto all'approvazione. Ciò nonostante diversi
Comuni, pur tra gravi difficoltà finanziarie e restri-
zioni legislative, avevano timidameme intrapreso
la via della municipalizzazione dei servizi attra-
verso il riscatto degli impianti realizzati nell'Otto-
cento da Società private.
In effetti l'istituto della ·'concessione" da pa1te dci
Comuni a ocietà private disposte ad investire il
proprio denaro, in assenza di capitali pubblici suf-
fìcienti a garantirne la realizzazione, si era rivelato
indispensabile per dotare le città di infrastrutture.
La
legislazione successiva ricalcava essenzialmente
la legge Giolitti. pressoché integralmente accolta
nel Testo Unico varato
il
15
ottobre
1925
n.
2578.
che peraltro accentuava la dipendenza delle
Municipalizzare dagli organi centrali di controllo.
A Parma
il
processo di municipalizzazione, parti-
to già nel
190-f,
ad un anno dalla legge naziona-
le, avrebbe toccato, in momenti e con modalità
differenti, i servizi di erogazione dell'acqua pota-
bile, del gas e dell'elertricità; quelli di raccolta dei
rifiuti e dei trasporti collettivi.
L'antico Acquedotto Farnesiano aveva dissetato la
città fino al
1900.
n
15
luglio di quell'anno entra-
va in funzione il nuovo acquedotto cittadino, rea-
lizzato in concessione dalla
Società Casimiro
Cremonesi
&
C.
di Como,
che lo avrebbe gestito
fino al
30
settembre
1925,
avendo il Comune deli-
di acquisirne la proprietà e l'esercizio e di
assumerne la gestione diretta
"in economia".
Il
28
aprile
1937,
con atto del Podestà Mario Mantovani
(1888-1972),
il
setvizio dell'acquedotto cittadino
gestito in economia veniva trasformato in Azienda
Autonoma a norma della Legge sulle Municipa-
lizzazioni, con amministrazione e bilancio propri.
Con il l
o
gennaio
1938
aveva inizio la vita della
nuova Azienda Municipalizzata.
Il servizio del gas era stato introdotto
il
22
ottobre
18-6
grazie ad un accordo del Comune con la
Società SCirdo-Francese,
cui subentrava
il
30
mag-
gio
1862
la ocietà
Union des Gas.
A due anni dalla scadenza del contratto, nel
1895,
dopo laboriose trattative, subentrava a sua volta
l'Impresa Cesare Castiglioni,
che però
il
5 gennaio
1897
conferiva l'appalto alla
Società Casimiro
Cremonesi
&
C.
di Como che· avrebbe gestito
il
ser-
vizio fino al
1912.
Alla scadenza della concessione
il Comune liquidava la Società privata e, grazie alla
costruzione di una nuova Officina del Gas fuori
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