temo il mercato edificato. vi fosse alf'ingresso un
7.91
coperto e nei lati due lunghi portici per bestiame,
7.92
onde sottrar/o alfe intemperie. Ordinò pure che
fossero collocati nella piazza abbeveratoi e che
l'area fosse piantata da alberi
i
quali in progresso
di tempo possan con l'ombra esser schenno contro
gli ardori dell'estiva stagione·.
All 'interno del Mercato Bestiame, proprio vici-
no all'ingresso di Strada delle Fonderie, erano
stati impiantali, a ristoro dei frequentalOri, una
lrattoria ed un Caffè.
7.95
(
l
7.94
7.94 Sante Bergamaschi. Progeffo di riforma dei ponti e dei muri
che formcmo argine !tmgo
il
TOJTente. China acquerellata su
ca11a te/ata, 12 febbraio 1870. Nella planimetria, redaffa per
indiLJiduare la posizione de/nuovo ponte di Circom•allazione
(>
Volume l, Capitolo 2. pp 71-72). sono ben visibili, i11 alto
il
Foro
Boario di Maric1 Luigia (sponda sinistra) e. iu basso, il ,\'uot/0
Foro Boario (sponda destra). 1\'e//'autwmo del 1859 il Demanio
a
t
>eva occupato l'edificio del mercato bestiamefatto erigere dalla
Duchessa, per insediaroi le stalle della Cat•alleria della Caserma
Boffego, costringendo
il
Comune ad approntare
1111 111/0l/O
Mercato, che t•eniva costmito a pa11ire da/1862 non lontano dal
precedente, ma sulla sponda opposta della Panna nelle cicinan-
ze della Pilottc1 (ASCPR, Acque. 1877, b. 451 -GAL).
7.95·96 L'ingresso del Nuovo Foro Boario in due immagini di
luizlo Novecento. Il nuovo complesso, inaugurato
il
19 maggio
1865, era diforma rettangolare, tutto modellato da portici lungo
il peri111etro e concluso da un palazzeffo in stile neoclassico ove
trol•avano sede gli uffici, dotato di tre grandi arcate di accesso,
con la fronte pcu'tlllela all'affuale via Verdi e in faccia a Borgo
Pafferìa (osgi via G.B. Borghesi) (CP, CAP- GAL).
Il nuovo Foro Boario
'ell'aulUnno del 1859
il
Demanio occupò l'edifi-
cio del mercato bestiame per insediarvi le slalle
della Cavalleria della Caserma Bottega, costrin-
gendo il Comune ad approntare un nuovo
Mercato, che venne costruito a partire dal 1862
non lontano dal precedente, però sulla sponda
destra della Parma nelle vicinanze della Pilotta.
7.94
r1
nuovo complesso, inaugurato
il
19 maggio 1866,
era di forma rettangolare, tutto modellalo da por-
tici lungo il perimetro e concluso da un palazzcl-
to in stile neoclassico ove avevano sede gli uffici,
dOlato di tre grandi arcate di accesso, con la fron-
7.95
te verso borgo Patterìa (oggi via G. B. Borghesi) e
7.96
con due aperture secondarie che comunicavano,
una col galoppatoio della caserma della Pilotta,
7.97
verso il torrente e l'altra con la strada che condu-
ceva alla razione ferroviaria.
Al
centro dell'ampio
piazzale erano stati messi a dimora tre filari eli pla-
tani. A destra dell'ingresso ed esternamente a que-
sto, non molto discosto dalla Porta an Barnaba
(>
Volume I, Capitolo 1, p 46), ricavata nel terrapie-
no dell'antico bastione delle mura, si trovava
7.98
un'ampia ghiacciaia di forma circolare.
11 mercato di allora era specialmente di animali da
lavoro e da allevamento, e forniva animali da
macello di primissima qualità vantate anche dagli
scrittori italiani e stranieri.
Per meglio comprendere l'importanza che il
Mercato di Parma aveva assunto in tutta l'Emilia
è
opportuno ricordare che nel 1868 erano stati intro-
doui sulla piazza cittadina 58.398 capi di besliame
adulto e nel 1869, 63.513 capi, mentre nello stesso
anno sul mercato
di
Piacenza venivano portati
16.171 capi, in quello
di
Reggio Emilia 29.160 capi
c in quello di Modena 56.290. el1872 sul Mercato
di Parma saranno 67.254 i capi aduJti contrattali.
Dal 1865 al 1910
il
Foro Boario ospitò anche
il
.t\lercato dei Bozzoli
(>
Volume
ll,
Capitolo 7, pp
169-170), e per lunghi anni vi si tennero mostre
zoorecniche ed industriali. Nel 1887, poi, accolse
sotto i suoi archi
il
Mercato del Grano, ivi prowi-
soriamente trasportato.
Giuseppe Verdi amava frequentare quesw merca-
to ove comprava e vendeva buoi dei suoi poderi
con passione ed interesse.
Dopo l'unità d'Italia erano state indette fiere di
bestiame bovino ed equino
C>
Volume TI,
Capitolo
l,
p 31; Capitolo 5, p 185) anche in
altre aree cittadine, come nel Campo eli Marre,
nei prati della Cittadella e nel Giardino Pubblico
con grande successo.
172
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