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71 Carlo accani, Arco ere/lo per la solenne entrata del re
Vittorio
Emanuele
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a Parma, lato
Est
(Via
Melloni). Foto all'al-
bumilla, lltagglo /860 (ASCPR - SPR).
La
mattina del7 maggio
il
Re usciva dl buon'ora per
recarsi all'Arsenale ed alla Cittadella
(>
Volume I,
Capitolo
3
p 119) accompagnato ancora una volta
dalle calorose manifestazioni dei Parmigiani.
Rientrato quindi al Palazzo Reale ricevette le prin-
cipali
·Autorità civili e militari, gli Stati maggiori
della Guardia azionale e delle tntppe. i Senatori, i
Deputati,
il
Console Francese, la GiuntaMunicipale
ed una deputazione del clero... le Magistrature e gli
altri corpi
ll canonico, prof. Marco
Tamagni, in nome del clero parmense, per monta-
re ogni polemica, lesse al Re un breve indirizzo di
soltomi ione,
·ben più completo e caldo e paltiotti-
co dello scialbo discorsetto sindacale·
riportato ime-
gralmente l'indomani dal quotidiano locale. Il Re
rispose protestando di aver sempre rispettato
il
anto Padre
"'Jé
mai voluto invadere
il
dominio
temporale·
;
e chiuse esprimendo la speranza di
·accordarsi in tu/lo col Sommo Pontefice".
Alle 12, alla presenza di buona parte dei conve-
nuti, veniva offerto un
dejuner
nel corso del
quale
il
He rivolgeva ai Parmigiani un breve e
compiaciuto saluto.
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6.
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Carlo Saccani, Arco eretto per la solenne e11trata del re
Villorlo Emanuele
D
a Parma, lato Nord (Via Garibaldi). Foto
ti/l'albumina, maggio 1860 (ASCPR- SPR).
Nel pomeriggio, nel breve volgere di un'ora, Vitto-
rio Emanuele ebbe modo di visitare la Biblioteca
Palatina,
il
Teatro Farnese e l'Accademia di Belle
Arti, per poi riprendere
il
convoglio ferroviario che
lo avrebbe condotto per le 18 a Piacenza.
l festeggiamenti, tuttavia, continuarono e la sera-
ta venne allietata da feste da ballo gratuite ai tea-
tri Campanini e San Giovanni. Durante la visita
del Re il Municipio aveva provveduto ad una
·larga distribuzione di pane e di riso ai poveri·
e
di somme di denaro raccolte da un comitato di
·gentili signore•. Da Modena
il
giorno
6
dello stes-
so maggio era stata data una larga amnistia, eccet-
tuato che per
i
reati comuni. Intanto
il
Sindaco
pubblicava un nuovo manifesto per comunicare
un'offerta di L. 12.000 lasciata da Vittorio
Emanuele alla città.
Il gusto scenografico e teatrale con
il
quale i par-
migiani avevano accolto
il
Re, memori delle anti-
che pompe ducali, si manifestava in una città
adorna di luminarie e proiezioni di luce, efficace-
mente descritte da Carlo Malaspina, testimone
6.
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