L
)arco trionfale per
Vittorio Emanuele II
(1860)
la
sera del
6
maggio
1860,
sette mesi dopo la tra-
gica uccisione del colonnello Luigi Anviti, dispoti-
co funzionario di Carlo III di Borbone, entrava in
Parma Vinorio Emanuele Il,
il
·Re Galantuomo• -
·seco11do di nome, in tutto l'altro primo",
come
ricordava una iscrizione posta nella Biblioreca
Palatina - proveniente da Reggio Emilia e da
Bologna lungo il ritorno dalla visita ufficiale in
Toscana susseguente all'annessione e direuo a
Piacenza per rientrare a Torino, accolto trionfal-
mente da una grande folla di parmigiani esultanti.
Con precisione
il
cronista della
"Gazzella,.
riferi-
sce il 7 maggio le varie fasi della storica visita:
·Alle
6
porneridiane d·ieri. le salve d·a,1iglieria ed
il suonofestivo delle campane, annuncicwcmo che
.
J\1.
il RE VITTORIO EMANUELE IIgiungevafra le
pitì e11tusiasticbe acclamazioni alla Stazione
della strada ferrata insieme al Personale che tra-
vasi
et/
di Lui seguito ed a buon numero di
Senato1i e Deputati.
..•.
Ad aspettarlo - come ricor-
da Roberto Spocci che ha ben delineato in un suo
minuzioso saggio gli avvenimenti
eli
quei giorni -
erano presenti l'Intendente Generale conte Gam-
ba, con i Consiglieri d'Intendenza, i Consiglieri
Municipali, i enatori e i Deputati di Parma, gli
, uni Maggiori della Guardia azionale e delle
truppe di stanza a Parma.
li
Sindaco, enarore Luigi anvitale
0799-1876) -
che in vista di quel momento aveva emanato
apposite disposizioni di ordine pubblico tese a
limitare la circolazione di carri e carrozze nel cen-
tro ciuadino - nella sala maggiore della razione,
rivolse al Re
il
saluto della città:
·Sire! Il Municipio
di Parma fra l'esultanza generale che diffonde fa
presenza della Maestà Vostra. Vi o.ffelisce devozio-
ne e omaggio. Voi. nella pace. meditaste il conse-
guimento della Italiana Indipendenza, e nella
guerra, co11 singolare valore, l'avete sostenuta ed
allargata. Somma ric0110scenza, pura nome dei
Parme11si, vi esprime, o Sire, questo Municipio; e
porgefervorosi voli per la pmsperità perenne della
J'vfaestrì Vostra e del Vostro Regno. Felici noi a cui
è
stato dato in sorte d'essere inte1preti dei senti-
menti che nutre questa popolazione verso un
44
6.68
6.67 Carlo Bossoli. Vi/torio Emanuele
n
giunge a Parma a
Barriera Stili Barnabct, acquerello, 1860 cct. (Torino, Galleria
Sahauda
-
GAL).
6. 68 Guido Carmignani. Ingresso di Vittorio Emanuele Il a
Parma. chizzo a matita. (MLPR- GAL).
Monarca Magnanimo, verso il primo e
il
più
grande degli Italiani•.
ubito Vittorio Emanuele
ri ·pose con brevi parole:
·Ringrazio il Municipio
dei Parmensi dei sentimenti che mi esprimono.
So di tutto cuore cbe bo fatto quanto potevo pel
bene della causa italiana ed al certo, di tu/lo
onore, farò sempre lo stesso•.
Il Re e tutto il seguito, usciti dalla razione fer-
roviaria formarono il corteo: sulla carrozza reale
sedevano Luigi Carlo Farini
(1812-1866)
Dittatore delrEmilia,
il
Luogotenente Generale
Enrico Morozzo
della
Rocca
(1807-1897)
ed il
indaco, conte anvitale.
Apriva il coneo un drappello di carabinieri a
cavallo, quindi la carrozza reale, seguita dalle car-
rozze dei Senatori e dei notabili· del seguito e
dagli Stati Maggiori a cavallo. Il corteo entrò in
città per la Barriera di an Barnaba (poi Barriera
6.69
Vitt
(BP
6.6
6.
7