Maria Luigia e la costruzione del
cimitero di Parma
La
realizzazione del cimitero urbano per Parma
sarà - con
il
pome sul Taro - una delle opere d'ar-
chitettura civile ·d'esordio· del Governo di Maria
Luigia. Verrà iniziaro, infarti, nel 1817, empre
fuori Porra San Francesco, ma molto più lontano
dalle mura della città rispetto al precedente pro-
getto (che prevedeva solo cinquanta metri di
distanza tra queste e
il
cimitero).
Con Rescritto Sovrano del 13 Febbraio 1817 veni-
va scelto per questo scopo - come abbiamo visto
- il podere denominato .Villetta• di proprietà del
Collegio dei Nobili (la cui vendita sarà sancita
6.47
dalla Risoluzione Sovrana del 15 Novembre 1817)
6.48
6.47 Gaetano Bonardl. Affresco per l'arco sepolcrale della
f amiglia Bonardi. Acquerello su car1a, 4 maggio
1863.
(ASCPR,
1863,
b. 54, Culto,f
1:
Cimitero- SPR).
6.48 Guido Ctmnignani, Viale al Camposanto, 2 novembre
1882.
Olio su tela.
1882
(CP - GAL).
non i trovava a ord della città ma a ud-Ovest.
Questo perché ri orgive d'acqua che si trovavano
ad una profondità minima nei terreni situati a ord
della città, impedivano di stabilirvi un cimitero
secondo le prescrizioni igieniche necessarie.
Il 30 Dicembre 1813 il Ministero dell'Interno
comunicava al Prefetto del Dipartimento del
Taro l'autorizzazione all'aggiudicazione dei lavo-
ri, ma in realtà anche questo cimitero non verrà
mai costruito.
34
in quanto riuniva:
•tutte le condizioni che siponno
ricercare in un simile stabilimento. Si dovranno
eliminare le difficoltà che esistono alla presa di
possessione del fondo da pa11e del Comune di
Parma
...
di questo luogo che mì preme di poter
ctprire a vantaggio della mia capitale e
il
più pre-
sto che sia umanamente possibile•.
Il Ministro dell'Interno, responsabile dei lavori,
dispone l'eseguimento immediato delle disposi-
zioni, dalle perizie occorrenti al disegno:
·Entrambe
-scrive all'ing. Cocconcelli -
dovranno
abbracciare tutti i lavori a compimento. Il disegno
sia semplice ma grave, e quale s'addice allo scopo
che si ha di mira. Faccia che il muro di cinta sia
.fallo subito, e disponga così che si possano succes-
sivamente terminare
i
lavori•.
Il Cocconcelli, che si era probabilmente avvalso
di uno studio che suo genero, Nicola Benoli
(1780-1854), aveva esposto in Parma nel 1816,
approntava il progetto del sospirato camposanto
•ma non vi fu data esecuzione che dopo molii
cambiamenti•,
come ricorderà Paolo Donati.
La
zona destinata alle sepolture veniva così sepa-
rata dal re to del podere (che risultava già com-
pletamente cinto da un muro) e le inumazioni ini-
ziavano già alla fme del mese di marzo 1817; a
porre tra l'altro tanta fretta al Governo contribui-
va
il
pericolo cui era esposta la città per l'infieri-
re di un'epidemia di tifo.
Il progetto, nella sua versione definitiva e quale
verrà poi realizzato, sarà presentato solo il 5
6.42
Ouobre 1818; consiste in un recinto dalla pianta
quadrata all'esterno e ottagonale all'interno.
L'ottagono, con quattro lati opposti maggiori e
quattro minori,
è
racchiuso da 156 portici con
CO
co
in
se)
sa