6.61
6.60 Come si presenta oggi l'intento della Galleria Sud, pri-
1110
ampliameJJto del cimitero, ereffa tra
il
1876 ed
il
1884
f A(/(,' -
GOG').
6. 61 Una illlllltiRille esterna della Galleria Sud-Est, erefia intor-
no al
1890.
t•ista dalla loggia della Villetta (AGG- GOG).
allargarsi ver o ud, negli anni enanta con il
·Campo Sud·, anch'esso circondato da arcate e fra
gli anni Otranta e ovanta con
il
nuovo senore
·San Pellegrino•, progettato dall'architeno del
Comune Claudio Guzzon e realizzato dall'impre-
sa Codclfa di Voghera in cui i colombari i artico-
lano su due piani e i campi per le sepolture a
terra sono invece totalmente assenti, dorato - a
differenza di tutte le altre zone - di un ingresso
diretto dall'esterno.
Grazie a quest'ultimo ampliamento e alla istituzio-
ne della rotazione quarantennale degli avelli,
il
cimitero della Villetta dovrebbe aver raggiunto una
dimensione suffìcieme in rapporto alla attuale
popolazione cittadina (168.717 abitanti nel 2000).
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Tra l'autunno del 1999 e la primavera del 2000
venivano abbattuti
tuni
i pioppi del viale, da tempo
malati, oggetti a ripetuti croUi e pericolosi per la
pubblica incolumità e sostituiti con una nuova
piantagione di
Popultts Alba boleana,
ritenuti pi\J
resistenti all'inquinamento e ai parassiti.
L 'immagine della <<Città dei Morti<<
Il cimitero della Villetta occupa oggi un'area di
circa 16 ettari alla periferia meridionale della
città;
facilmente raggiungibile in bus o in auto
è
dotato
di ampi parcheggi e dei servizi necessari, come i
chioschi per i fioristi (completamente rifatti tra
il
1975 ed
il
1980 con una spesa di 90 milioni), i
mann isti e gli uffici dell'Amministrazione (nel
Casino della Villetta), nelle immediate vicinanze.
Arrivando da ord, poco oltre la storica Barriera
Bix io, si presenta circondato da una cinta muraria
imponente lunga circa 300 metri, in cui le uniche
aperture ono costituite dal portale d'ingresso e
da alcuni cancelli di servizio.
La
parte di cinta che
corrisponde all'ottagono originario si distingue
dai successivi ampliamenti verso ord, oltre che
per la diversa linea del reno. anche per
il
colore
rosa antico con cui
è
stata dipinta.
L'entrata si trova al centro del lato Est dell'ottago-
no: l'arco d'ingresso, a un fornice, con i muri a
scarpata, restaurato in maniera ineccepibile negli
anni Ottanta dall'Amministrazione Comunale,
quasi rappresenta un'enorme stele funeraria clas-
sica, e ha come unici elementi decorativi un ser-
pente che si morde la coda (simbolo di immo tta-
lità) posto al centro del frontone, e gli acroteri a
palmette posti ai lati di quest'ultimo.
1
ei primi anni del ovecento sono stati aggiunti,
ai lati dell'ingresso, due piccole costruzioni a base
quadrata che hanno sostituito la precedente guar-
diola in legno; ne riprendono la linea a scarpata
e l'arco a rurro sesto ritorna nelle larghe cornici
che sovra tano porte e finestre.
Continuando ver o ud si incontra il Casino della
Villetta, oggi ede degli uffici cimiteriali e ancora
oltre, l'ingresso al campo • an Pellegrino•. Qui
il
muro di cinta si abbassa e gli alti colombari all'in-
terno sono chiaramente visibili. Oltre questa area
il cimitero risulta ancora fiancheggiato da campi
coltivati, ormai circondati dalla città in continua
espansione, e costituiscono le zone non edificabi-
li previste dalla legge a disposizione per eventua-
li espansioni future.