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6.69
6.69 Fiffppo Begbi. il Mtmicipio in occasione della uisila di
\'illorio Emanuele 11. Foto su carta salata,
7
maggio 1860
(BPPR - GAL).
Garibaldi) percorrendo quindi
il
Passeggio di an
Barnaba,
(>
Volume I, Capitolo
l
p 48) il lungo e
curvilineo viale alberato che si apriva alla som-
mità delle mura e che giungeva a Barriera an
Michele (poi Vittorio Emanuele).
Per l'occasione tutta la città era addobbata a
festa: strada maestra San Michele - la futura via
Vitto rio Emanuele, oggi Repubblica - adorna di
6.69
bandiere e eli stendardi, la Piazza Grande gremi-
6.
70
ta e addobbata con teti e palchi, il Municipio
adorno di tricolori, strada Santa Lucia (oggi via
Cavour) adorna di drappi, emblemi, fiori e ban-
diere, la Cattedrale sfarzosamente tappezzata di
damasco rosso per
iJ
Deum·
cui avrebbe assi-
stito
il
Re in persona.
Lungo tutte le vie percorse dal corteo reale face-
va no ala da entrambi i lati la Guardia azionale c
le tmppe di linea. I posti alle fmestre lungo
il
per-
corso del Re, poi, erano stati affittati secondo
modalità e criteri annunciati dal foglio
.JI
Patriota•,
che dava pure l'annuncio della pubblicazione da
parte clell'incisore Ange lo Rossena di una
·effigie
di S.
M.
Villorio Emanuele
II,
presa da una foto-
grafia·
una parte del cui ricavato sarebbe stata ·
devoluta
•Cl
profitto della Sicilia·,
interessata in
quei giorni dall'impresa dei Mille di Garibaldi.
Cantato
il
Te Deum, ·Sua Maestà fu di nuovo fra -
gorosamente applaudita, ed accompagnata dal
clero sino aiia porta della Chiesa, risalì
in.
carroz-
za•.
Durante la cerimonia brillava per la Stia
assenza
il
Vescovo, fra' Felice Cantimorri (1811-
45
6.
70
6.
70
Filippo Begbi.
La
Piazza Grande addobbata afesta in occa-
sione della visita di Vittorio Emanuele
Il.
rò to su ca11a salata.
7
maggio 1860 (BPPR- GAL).
1870) che non poteva certo porgere
il
saluto uffi-
ciale della Chiesa a colui che ne aveva usurpato i
beni temporali.
La
sua trasferta a Mantova -
·infe-
liceji-ctte Felice!·
- avrebbe però innescato nume-
rose polemiche di stampo anticlericale.
Il corteo reale intanto percorreva le
vie
del
Duomo, di San Paolo e del Teatro Vecchio (oggi
via Melloni) adorne di fiori e bandiere per passa-
re sotto
il
magnifico arco ·trionfa le
dall 'amore dei popoli per onorare
il
Re
Galantuomo•
e giungere finalmente al Palazzo
Reale (già Ducale e quindi di Prefettura, oggi no n
pitl esistente, si trovava nell'area compresa tra la
Pilotta ed il Monumento al Pa1tigiano) dove
il
Re,
richiamato a gran voce, si compiaceva di presen-
tarsi al balcone per ricevere nuove manifestazioni
d 'entusiasmo dei Parrrtigiani.
•Alla sera la Città tutta venne splendidamente Uht-
minata ed alle
9
1/ 2
S. M. il
Re
ne ha percorse in
carrozza le
vie
in mezzo alle universali acclama-
zioni... Più tardi S. M. si recò al Teatro, ed al Suo
presentarsi in palco tutte le signore si alzarono, e
scoppiò unanime un applauso chepiù volte si pro-
lungò e riprese..
.•.
el teatro era stata allestita una scena che rap-
presentava una vasta pianura · a cui facevano
corona i principali monumenti delle città emilia-
·ne. Al centro era posta la croce de i 'avoia irra-
diata dalla luce elettrica e, sotto eli essa, il ritratto
di Vitto rio Emanuele. Canti e cori patriottici susci-
tarono ulteriori entusiasmi.
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