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l/
i\loJutmento a Vii/orio Emanuele sullo sfondo del
Palazzo della Prefettura in una cm1olina dei primi anni del
t\Ottecell/o
(CBON-
GAL).
6. 103 Ancora
il
monumento visto di spalle dall"cmdrone del
Palazzo della Prefettura con, al fondo.
il
Palazzo di Risen'a.
(CBON- GAL).
La
sera, fantastiche luminarie a gas, con stemmi,
archi, festoni e monogrammi, predisposte dall'im-
presario cav. Ottino, addobbavano le principali
vie del centro, -
·la via Garibaldi pareva tma gal-
leria di fuoco·
-
fra lo stupore e l'ammirazione
della folla e degli ospiti.
·So1prendente l'ej]etlo che
presentava via Mazzini {. ..]jìno al Poute di Mezzo
con quei padiglioni di luci multicolori.
Bella pure la Strada Vittorio Emanuele
(oggi
Repubblica);
gr·aziosa quella eli via Cavour a
grappoli di lumi rossi e con in fondo
il
mono-
gramma di Vittorio Emanuele tutto circondato da
raggi risplenc/entissimi, e l'altra della breve via
Macedonio Me/Ioni a lumi celesti, sjarzosa quella
di Piazza Grande.[. ..}Di effetto stupendo, magico
-
acl onta del vento che la disturbava
-
è
stata l'il-
luminazione della piazza del monumento.
L'illuminazione
è
durata fino ad ora tarda e ad
1111
'ora dopo mezzanotte, le vie della ci/là erano
ancora percorse da una gran quantità di persone.
che non si saziavano di ammirare lo stupendo
effe/lo dell'illuminazione·.
Non va dimenticato che un monumento a Vittorio
6.99
Emanuele era già stato progettato nel 1860 dal
Capitano Angelo Angelucci (1815 - 1891), nell'ambi-
to della costruzione della Barriera al termirie di stra-
da Nino Bixio
(>
Volume l, Capitolo l, pp 36-37),
che inizialmente doveva portare il nome del Re.
·In
quello stesso mese di Maggio del
1860-
in cui
Vinorio Emanuele visitava Parma
(>
Volume II,
Capitolo
6,
pp 44-49) -
era in progello un moml-
mento al Re liberatore da erigersi in capo alla
strada di San Francesco (ora via ino Bixio) dove
da
11011
molto era stata costmlla la più bella e
grandiosa fra le porte della città. In argomento
venne dato alle stampe in Modena un ·Progello e
descrizione· dell'Architetto Angelo Angelucci da
Todi, Capitano nella R. Artiglieria dell'Emilia, cbe
reca una fotografia, oggi sbiadita fino alla illeggi-
bilità, del monumento. Il quale sarebbe stato assai
più grandioso di quello alquanto miserello che
venne poi eretto davanti alla Prejèttura•.
u un basamento a tre gradini si alzava un alto
piedistallo a base circolare, scandito da lesene,
atte a creare tiquadrature per motti e incisioni,
sormontate da un fregio con ghirlande e stemmi.
Al di sopra, su un più stretto basamento circola-
re, sedevano le figure a tutto tondo delle Muse e,
al centro, su di un pilastro di base ottagonale, si
ergeva la statua del Re con la spada ai cui piedi
i prostrava l'Italia con
il
vessillo tricolore. La gra-
dinata del monumento era poi impreziosita da
quattro lampioni in ghisa a bracci, poggianti su
basi in pietra, appositamente disegnati.
L'opera, eli dimensioni colossali e decisamente
costosa, doveva sorgere al centro della piazza cir-
colare interna alla Barriera, ma per gli eccessivi
costi non venne realizzata. Provvedeva così la
pubblica sottoscrizione del quotidiano locale a
riprendere l'idea, concretizzandola, scppurc in
forma piLt semplice e misurata.
Rimasto illeso sotto i bombardamenti del 14 mag-
gio 1944, che tuttavia avevano pesantemente col-
pito
il
retrostante Palazzo di Prefettura, nella bur-
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rascosa notte
tra
il 5 e il 6 luglio 1946, all'l,50 di
notte, una forte esplosione provocata da una cari-
ca di tritolo faceva crollare
il
monumento.
L'attentatore, rimasto ignoto alla storia, approfit-
59
tando dei lavori di sgombero delle macerie della
ex Preferrura, aveva praticato un foro di venti cen-
timetri di profondità nel basamento.per collocar-
vi l'ordigno fatale.
·lndescrivibile spavento•
per
due ·barboni· che dormivano nelle aiuole intorno
al monumento. Il fatto, minimizzatO in un perio-
do di gravi tensioni sociali e politiche - solo un
trafiletto ironico nell'ultima pagina della
Gazzella,
·all'epoca emanazione del CL - e salacemente
atttlibuito a
•qualche perseguitato politico del Sud
America che vuole tenersi in allenamento•,
verrà
ben presto dimenticato e i resti della statua,
prima, e successivamente
il
basamento, saranno
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