Monumento
a
Vittorio Bottega
(1907)
6.121
6.122
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6.121 1/
Prose/lo per lajòntana da costntirsi nel piazzale della
Stctzione ferroviaria nel 1900, in concomitanza con l'apenura
del nuouo acquedollo ci/tadino, elaborato dall'Ufficio Tecnico
del Comune (ASCPR- SPR).
6.122
Il pitiZZale della Stazione con la fon/CiliCI a sello v<micqlie e
illctshello in
1111LI
immagine dei primi anni del Novecento, prima
dell'erezione del Mo11umento a Bottego (AFA 919- AA1G).
Vii/orio Bottego (1860-1897), nato a Parma nella
casa attualmente contrassegnata dal n. 38 di stra-
da Repubblica (la lapide che lo ricorda
è,
però,
erroneamente collocata di fronte, sulla facciclltl di
Palazzo Pigorini al civico 29), dopo gli studi, intra-
prese la carriera militare divenendo Ufficiale d 'ar-
tiglieria e prestando
il
proprio servizio presso la
setto/a di Pinerolo. Affascinato dalle esplorazioni
africane, chiese di essere trasferito in Aji'ica. Era
tenente di arttglieria quando, nel novembre del
1887sbarcava a JW:assaua. Per due anni prestò ser-
vizio nelle truppe indigene, occupandosi della
conoscenza dei popoli e dei loro costumi e della
raccolta di collezioni naturalistiche destinate al
Museo di storia naturale della propria cillà.
Nel1891 con pochi aiutanti, compì il viaggio, mai
ejfelluato prima d 'allora, da Massaua ad Assab
verso la Dancalia. Bloccata la spedizione per
ragioni politiche, fece rientro in Italia. Un anno
dopo,
il
30 sellembre 1892, partiva con una gran-
de spedizione di 124 indigeni sul Giuba. esplo-
rando nel corso di dodici mesi il vasto bacino
idrografico del fiume, fino ad allora sconosciuto.
Fcttto rientro in Italia e appoggiato dalla Società
Ceografictl, iniziò i preparativi per ltlla nuova,
pilì ampia spedizione.
Il 3 luglio 1895 ripartiva per la Somalia, con lo
scopo di risalire il corso del fiume Omo, dì cui si
ignorava il percorso, ed esplorare la regione fra
l'alto Giuba,
il
lago Rodo{fo ed il Sobat. Durante
la !Jpedizione, nella quale doveva trovare la
morte, scoprì, compiendone il circuito, il lago
Pagadè, ribattezzato in Lago Regina Margherita e
risolse il problema geografico della confluenza
dei/'Omo, massimo tributario del lago Rodo/fo, di
cui esplorava la riva occidentale ancora ignota.
fntrapresa la via del ritorno, le difficili marce per
terre pressoché sconosciute, e forse callive infor-
mazioni, avevano portato la spedizione dentro i
confini etiopici. Al colle di Daga Roba, nei pressi
di Fel/em,
il
17 marzo 1897 Bottego e la sua spe-
dizione cadevano in una imboscata e venivano
sopraffai/i da forze preponderanti. P11r difenden-
dosi con valore, cadeva colpito da una pallollola
alla tempia.
Malgrado le dolorose dispersioni, i risultati scien-
'tifici delle sue spedizioni.fur·ono ingenti e le varie
raccolte- la maggiorpane.delle quali si trova oggi
a Parma al Museo. di Storia Naturale dell'Univer-
sità -sarebbero state elaborate e studiate da spe-
cialisti di fama.
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