MilosC\
ich, Vice Presideme della ocierà Geogra-
fica Italiana, con le esane indicazioni delle sco-
perte di Bottego:
·Giuba sorgenti 1893. lat.
"'
+
16°56', long.
=
39°0
'E.
GR·
e
·Homo dejluenza
18961at. - +4°43', long. '"'35°55'0'E.GR·.
Sebbene non eccezionale a livello anistico.
il
monumento venne - al momento della realizza-
zione - unanimemente lodato ed elogiato.
E
risul-
ta
difficile condividerne le motivazioni se non ci
si cala nel clima storico e politico del periodo,
attraverso le parole del cronista del quotidiano
locale:
·flmonumeJllo
è
bellissimo. Forse la com-
posiziolle semplice, quasi barbara nella sua alte-
rezza, nella parte superiore arditamente libra/a
nel cielo,
è
la più felice di quante ne ha create
Ximem!s; e
ciò
deriva in parte dall'essere esclusi-
l'amente scultorea, o in altri termini, senza colla-
borazio1le archilellonica nemmeno per una
modanatura... E' ovvio che, trovandosi natural-
mente eliminata la cooperazione architellonica,
lo scultore si sia sentito più libero nel comporre...
ILI statua dell'esploratore si erge in cima ad unc1
rupe, quasi veramente esplori da lassLi la circo-
stante solitudine perigliosa; e alquanto in bctsso
alla sua destra e alla sua sinistra sono rappre-
sentati
i
due fiumi,
il
Giuba e I'Omo, injìgura
di guerrieri Gal/et, so1presi nel sonno o nell'ag-
guato, e l'uno
è
sbigoltito, furibondo l'a/Jro,
ambedue giacenti al cospetto dell'esploratore•.
·Non v'è nulla da spiegare: poesia vem, questa
composizione non ha bisogno di commento.
embra della/a da necessità; pensiamo che
llOn
avremmo voluto fare altrimenti; l 'ispirazione
dell'artista ha preferito la parola unica. ienle
simbolf, 11iente emblemi, niente personificazioni
più o meno accademiche: l 'esploratore e la /erra
esplorata, la vi/lima e
i
carnefici, l'eroe e il
campo del suo eroismo...•.
Le n1pi, riprodotte in pietra a rappresentare i
lontì degli Arussi
(in
Etiopia) attraversati da
Bottego, hanno un aspeno rugoso, che fa risalta-
re con forte contrasto la levigatezza del bronzo.
L'insieme
è
gradevole, da stampa onocentesca.
6. 133
La tlìlla Luigi Mutlì scelse proprio l'i-
COJ1CI
realizzata dallo Ximenes come /1/ar-
cbio difabbrica per /'es/J·aflo dipomodoro di
propria produzione (AGG- GAL).
6.132
!l modello della statua di Vii/orio Bo/lego impiegata per la
fusione del bronzo che ancor oggi orna il mom11uento, conser-
mto.
dal
1907.
nel grande salone che ospila le collezioni di
Bollep,o nel ,1/useo di Storia Naturale, alprimo piallo del Palt1zzo
deii'L'nfl•ei'Silcì (AGG- GAL).
L'orientamento della statua verso Est era stato
espressamente voluto dall'Ufficio d'arte del
Comune, che aveva approvato
il
modellino d'in-
6. 129
ieme dell'opera presentato dallo Ximene e oggi,
purtroppo, perduro, ma noto attraverso una foto-
grafia. Ancora - e solo - fotografie scartate dallo
tudio Vasari di Roma presso l'atelier dello
Ximcnes e oggi giunte, attraverso le preziose
lastre originali, aUo C AC dell'Università, docu-
mentano i gessi modellati dall'Artista per le due
6.127
figure del Giuba e dell'Homo, probabilmente ispi-
6.128
rate al
Gctlata morente.
Conservatosi integralmeme,
è
il gesso
6.132
della figura eli Bottego, trasportato nel salone
del primo piano dell'Università dove erano sta te
raccolte ed esposte al pubblico le collezioni
74
-
6.
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