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Lt1
cm1o/ina pubbli-
cata per promuorere
i
Corweg11i Scientifici pro-
grammati a Parma nel set-
tembre del
1907
in con-
comitanza
dell'inaugu-
razione del Monumento
a
Bottego
(CAP- GAL).
-6.131
L'inaugurazione del
-
Monumento
a
VII/orio Bot-
lego,
il
26
se/le/1/hre 1907,
6.130
col piazzale invaso dalla
foUa in
11/W
ram cartolina
pubblicata per l'occasione
(CBAT- GAL).
Fra le più apprezzate personalità dell'epoca,
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Ximenes fu un protagonista del suo tempo, eli cui
seppe tradurre e rappresemare la mentalità, i
gusti, le passioni e gli ideali. Crearore esuberante
e eli grande facilità naturale, lo Ximenes era giun-
to, dopo una lunga esperienza verista (nella quale
si rifletteva la frequentazione col quasi coetaneo
Vincenzo Gemito (1852-1929)) al gusto
Liberty,
verso la fine della prima decade del
1900.
Quando gli viene commissionato il Monumento a
Bottego, lo scultore
è
ancora in parte legato al lin-
guaggio verista, che riesce qua
e
là a sottolineare
con numerosi accenti personali. Reduce dal suc-
cesso ottenuto aJia prima Biennale eli Venezia,
dove aveva esposto
Rinascita,
una raffinata, fles-
suosa giovane figura femminile, e già ricolmo di
incarichi ufficiali, pare ora muoversi in un ambito
più teso, tra sintetismo e impressionismo, con vn
piglio pienamente personale, ben visibile nelle
caratterizzazioni de!Je fisionomie.
Ma l'influenza che ebbe la realizzazione dello
Ximenes, andò ben oltre l'evento, lasciando forti
impronte sul tessuto artistico cittadino.
Infatti col monumento al grande esploratore del
Giuba e de!J'Omo- inaugurato
il
26 settembre
1907
con una serie di incontri, celebrazioni e convegni
dal tono patriottico nel ricordo ancora vivo dell'ec-
cidio che aveva insanguinato, un decennio pri1na,
il colle del Daga Roba- concepito con stile simbo-
73
licamente descrittivo secondo i canoni dell'espres-
sionismo, venivano poste le basi per una opera-
zione di riqualificazione ambientale e urbanistica
di una zona abbandonata nello squallore.
Le fasi di realizzazione, dopo i mesi della ideazio-
ne artistica. si concentrano tra la fìne del 1906 e l'e-
state del1907, come ha messo
in
evidenza Barbara
Zilocchi grazie acl una puntuale ricerca archivistica.
Il 12 novembre 1906 entravano nello stabilimento
Auxilia di Torino 572 kg. di rame, 52 kg. di stagno
c 26 di zinco
-occorrenti per la fusione della statua
del Capitano Vittorio Bottega•.
Il rettore Pesci, dopo una lunga trattativa con
l'Officina eli Costruzione-di Artiglieria di Torino,
era riuscito ad ottenere la partecipazione del
Ministero della Guerra
per l'alluazione della
nobile iniziativa·.
11 21 luglio
1907
la statua dell'esploratore era già
pronta per essere trasportata a Parma per ferrovia:
il 29 agosto la ricevuta delle Ferrovie dello tato
testimonia l'avvenuta consegna del
·Monumento
in bronzo; peso in chilogrammi 700·.
n
5 settem-
bre, tuttavia, doveva ancora giungere la terza ta-
tua in bronzo, di cui si richiedeva la spedizione
unitamente alla figura in gesso del capirano, che
Ximenes e Cusani intendevano collocare nel salo-
ne del Museo Bonego.
cucio, penne, pendagli della sciabola, lancia ed
altre parti che avrebbero pon1t0 allentarsi duran-
te
il
trasporto, erano state spedite a parte, smon-
tate dal corpo principale. Su richiesta dello stesso
Ximenes e del Comitato per il Monumento, ver-
ranno inchiavardate e imbullonate in loco da un
cesellatore mandato dall'Officina torinese.
Le due iscrizioni in .bronzo da apporre sul monu-
mento, ai piedi dell'esploratore, fuse dallo stesso
X imenes, erano state dettate dal prof. Elia
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