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6.1 M
ACROELEMENTI
“L’edilizia celebrativa religiosa in tutte le civiltà annovera templi che sono morfologicamente
caratterizzati da grandi aule assembleari. L’analisi sistematica dei danni subiti dalle chiese in
occasione dei principali eventi sismici italiani, a partire da quello del Friuli (1976) fino a quelli più
recenti (Lunigiana e Garfagnana, 1995; Reggio Emilia, 1996; Umbria e Marche, 1997; Piemonte,
2000; Molise, 2002; Piemonte, 2003; Salò, 2004), ha evidenziato come il comportamento sismico di
questa tipologia di manufatti possa essere interpretato attraverso la loro scomposizione in porzioni
architettoniche, caratterizzate da una risposta strutturale sostanzialmente autonoma rispetto alla
chiesa nel suo complesso. Lo spazio interno è delimitato da macroelementi strutturali che con le
loro aggregazioni costituiscono l’organismo strutturale della costruzione. Si può definire
macroelemento una parte costruttivamente riconoscibile e compiuta del manufatto, che può
coincidere, ma non necessariamente coincide, con una parte identificabile anche sotto l’aspetto
architettonico e funzionale (es. facciata, abside, cappelle). Si intende quindi la parte edilizia
nell’ambito della quale è osservabile e compiutamente descrivibile un comportamento unitario e
riconoscibile nei meccanismi di insieme a seguito delle azioni sismiche.”
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Nel caso specifico di Sant’Uldarico si possono individuare i seguenti macroelementi:
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Il macroelemento
facciata
è costituito dal pannello murario di facciata ed ha come zone di
sovrapposizione una parte delle pareti laterali, in caso di chiese ad aula unica.
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Il macroelemento
aula
è la parte compresa tra la facciata e l’arco trionfale; è ad una sola
navata, e racchiusa dalle pareti laterali. Le fasce di sovrapposizione sui lati sono da
individuarsi in metà facciata da un lato, e metà arco trionfale dall'altro. Anche le coperture e,
se presenti, le volte, interagendo con le pareti laterali, vengono comprese in queste zone di
sovrapposizione.
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Il macroelemento
abside
è costituito da una struttura pianta rettangolare, coperta da una
volta a crociera, posta nella parte finale della chiesa. In questo caso l’abside funge
principalmente da sagrestia, e ad esso è addossata, ma non ben ammorsata, una porzione di
edificio a pianta rettangolare sul lato di Borgo Felino.
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Regione Toscana, istruzioni tecniche per l’interpretazione ed il rilievo per macroelementi del danno e della
vulnerabilità sismica delle chiese, giugno 2003.
