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e per quanto riguarda le miscele leganti dovranno essere selezionati materiali compatibili con le
caratteristiche chimiche delle strutture murarie. Nell‘insieme delle operazioni svolte a seguito del
sisma del 1983, risulta invece il ricorso alle iniezioni di miscele cementizie, impiegate pure in
episodi murari non particolarmente connotati dalla degradazione e dall‘inconsistenza degli impasti.
Ora è necessario “avere la stessa cura nella realizzazione delle opere di consolidamento che è
obbligatoria ogni volta che si interviene su un bene culturale storico: i principi del restauro devono
essere applicati agli interventi sulle strutture”
19
.
“Per raggiungere l’obiettivo di mettere in sicurezza il sistema dei beni culturali, la strada
da percorrere non è né quella dei grandi progetti, né l’impiego di ingenti risorse
finanziarie. L’esperienza del passato dimostra che ogni qual volta che si è intrapresa questa
strada, si è visto prender corpo progetti velleitari che hanno dimostrato sempre la loro
inadeguatezza a risolvere veramente i problemi posti dal patrimonio culturale.”
20
19
CARLO BLASI, Architettura storica e terremoti, Wolters Kluwer, 2013
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Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale, Roberto Cecchi - Michele
Calvi, Mibac, Gangemi Editore, luglio 2006, p. 3