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8.73
8.
72
8. 71-72-73 Una immagine
degli anni Vellfi deltingresso al
Parco Ducale ripresa dal Ponle
Verdi. Si notano
i
fanali a gas
collocati sui pilastri del cancel-
lo, simili a quelli disegnati per
Barriera Saj]ì e, sulla destra,
tmo dei lampioni a gas dal
globo to11do sormontati dalla
corona in metallo che flmgeL'a
da ifiatatoio per i .fumi (AFA
445- AMG), installati sul ponte
nel 1913 (nella ca11olina dei
F7·atelli Bocchiali11i scal/ata
durante
il
montagsio si notano
solo
i
.fustì} in occasione delle
Celebrazio11i Verdiane (CF/O
-
GAL). in seguito elellrijìcali e
tul/ora esistenti (AGG - GAL).
dell'impiantistica di questo serrore, aveva allestito
nei mesi di giugno e luglio del
1912.
La base era costituita da una vasca di conteni-
mento in ferro - esterna al terreno - del diame-
tro di 27 metri e mezzo per 6,70 di altezza; gli
anelli della campana,
in
lamiera, erano alti
6
metri tranne il terzo che raggiungeva i 6,55 m. A
gasometro vuoto si immergevano completamen-
te nella vasca piena d'acqua, mentre al massimo
della capacità il bordo inferiore aveva un
pescaggio di 30-40 cm., così da garantire una
tenuta stagna perfetta.
ollevandosi,
il
primo anello, più interno, aggan-
ciava con la sua parte inferiore
il
secondo, trasci-
nandolo con sé, fino ad agganciare il terzo.
rJ
sistema di aggancio delle parti presentava una
ripiegatura colma d'acqua in grado di assicurare
ancora una volta la tenuta del gas.
Il movimento della gigantesca "macchina" si vale-
va
di rotelle applicate alle campane che scorreva-
no su guide fissate all'incastellatura che racchiu-
deva l'involucro
e
ne assicurava la necessaria sta-
bilità e resistenza all'azione del
vento.
L'indeformabilità della campana telescopica era
assicu rata anche dalla presenza, nella parte
superiore, di una calo tta a cupola - inte rnamen-
te rinforzata - alta 2,10 m. In corrispondenza
delle diverse chiusure idrauliche, poi, vi erano
delle passerelle per ispezioni e manutenzioni,
·orrette dall'incastellatura esterna. Per evitare
il
pericolo che nell'inverno gelasse l'acqua delle
tenute, esisteva un sistema di riscaldamento
della vasca
e
delle guide che utilizzava il vapore
prodotto attraverso
i
forni di distillazione.
L'entrata e l'uscita del gas avveniva attraverso
due distinte tubazioni del diametro di 50 centi-
metri collocate sul fondo della vasca e un gran-
de indicatore meccanico con quadrante di due
metri di diametro collocato sopra la passerella
all'altezza della vasca, consentiva di verificare il
quantitativo eli gas presente nel serbato io.
Nasce
Comunale del Gas
Il 5 giugno
1913
si insediava la prima Com-
missione Amministrativa dell'Azienda Comunale
del Gas, designata dal Consiglio Comunale, pre-
sieduta dall'avvocato Odoardo Bagatti e formata
da Luigi Achille tori e Clodomiro Balestrieri.
Odoardo Bagarri
(1856->1915),
avvocato civilista e
penalista. diciottesimo figlio di Luigi, Funzionario
del Ducato eli Maria Luigia, ricoprì numerose cari-
che politiche
e
amministrative e può essere consi-
derato uno dei più lungimiranti ideatori
dell'Azienda Municipalizzata del Gas, di cui sarà
anche il primo Presidente dal
1913
al
1914.
rel
1913,
in occasione delle celebrazioni verdiane,
nel contesto dei numerosi lavori destinati a rende-
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re pitt accogliente la città, venivano installati i fana-
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li a gas sul ponte Verdi, dal pregevole fusto in
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ghisa e dai graziosi globi in vetro smerigliato
e
pro-
tetti da una rete
in
ftlo di zinco sormonrati da coro-
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