PAR0559686_0001_d.pdf - page 219

na gli apparecchi di misurazione e miscela-
zione nece sari.
Ponari a termine i più urgenti lavori di ripnstmo
degli impianti e la riparazione della grande cam-
pana del gasometro, colpita dalle mitragliau·ici, e
ottenuta una piccola assegnazione di carbone fos-
sile, sistemare le sole due camere utilizzabili della
baneria di forni esistente, l'Azienda poteva ripren-
dere, dopo un anno di sospensione, l'erogazione
del gas il 15 gennaio 1946.
8.79
8. 78 August Kf6nne, Dort-
mund. Gasometro telescopico
da 10.000
m3
per la cillèt di
Parma. Eliocopia. 24 not•embre
1911. Scala: 1:100. Il disegno
tecnico. reklliiJO al/et costru-
zione del grande gasometro
metallico.
è
siglato dall'Asses-
sore Ausonio Crispo e allegato
al contratto del 3 giug11o 1912
(ASCPR. Alti 11011 repe110riati,
A. 1 A 100, n. 30a -GAL).
8. 79 August K/6n11e, Dortmund, Fonzi a camera 01ìzzontale per
la produzione di Gas di Città. Eliocopia,
1911.
Scala 1:100. Il
progeno, siglato per approvazione dal/"Assessore Ausonio Crispo
il
1°.
Giugno 1912si rifetìsce alf'impiallfo, e.ffetticamente realiz-
zcllo dell'Officina del Gas di via Lombardia. doce la distillazio-
ne delfossile consenti
m
di prodw1·e ilgas di città e coke di lìstil-
ta. oltre ad al/li derit•afi mino1ì (ASCPR. Atti non reperto1iati. A.
l A 100.
11.
31a- GALJ.
8.80 Cere/li
&
Tanfani, .Milcmo, Ponte scon-e1.:ole con cabina di
IIICIIIOI'I'tl
per l'Officina del Gas di Parma. Eliocopla acque1-ellata.
9 110t'emhre 19 1l , Sc(l/a: 1:100". ilprogello. "Calcolato da Saidle1;
disegnato da Rizzlni" e realizzato dalla ditla milanese Cerei/i
&
Tcmfani
è
relat/t)O CII ponte mobile dotalo di u11a benna per il pre-
levameli/O de/fossile ed
il
successiw caricamemo dei fomi oriz-
ZOI!tali (A CPR, Alli non l"ej)e110riati, A. l A 100.
11.
31b- GAL).
Arriva il metano
el 1949, grazie all'istituzione di una tariffa spe-
ciale, veniva promosso l'impiego del gas per il
riscaldamento domestico. L'azione - in sé lungi-
mirante - dovette tuttavia essere limitata, rifiutan-
do numerose nuove utenze, perché gli impianti di
produzione del gas illuminante non erano più
sufficienti a garantire i quantitativi necessari e la
disponibilità del metano era ancora contenuta, in
attesa che venisse completata la realizzazione del
metanoclotto (12", 64 bar) Cortemaggiore -
Bologna, entrato in esercizio nel 1952.
Parma fu allora una deUe prime
città
italiane a
"metanizzare"
il
proprio servizio di distribuzione
del gas, mandando in pensione
il
vecchio gaso-
metro e realizzando a Mariano nel 1954 con un
8.98
investimento di 300 milioni ripartito in tre esercì-
8.99
zi, il primo impianto in Italia di decompressione
e eli sroccaggio di gas.
La
struttura, capace di ero-
gare 60 milioni di metri cubi di gas all'anno, era
sona allo scopo di immagazzinare durante la
notte
il
gas metano fornito dalla 'AM, per ero-
garlo durame
il
giorno, così da coprire la diffe-
renza esistente fra
i
consumi e la possibilità di
prelievo dai metanodotti e di immagazzinare d'e-
state la scorta necessaria a coprire gli aumenti di
consumo dell'inverno.
l grandi serbatoi sono collegati con
il
metanodot-
to in arrivo e con la tubatura di distribuzione alla
rete per mezzo di appositi apparecchi di riduzio-
ne della pressione (che deve essere portata da 64
atmosfere a 3,5) di preriscaldamento, di misura e
eli oclorizzazione di sicurezza.
L'avvio eli questa nuova fase destinata a soddisfa-
re negli anni successivi un numero sempre cre-
scente di Ulenti, comportava una totale revisione
della rete delle condutture e dei contatori instal-
lati nelle abitazioni. el primo caso si trattava di
porre rimedio alle perdite provocate da un gas
privo di umidità come
il
metano, che finiva per
deteriorare, dis eccandola, la tenuta garantita nel
vecchio impianto da fibre di canapa. el secondo
caso si trattava di introdurre contatori "a secco'',
in grado di reggere le pressioni più elevate del
metano, che nei
vecchi
contatori determinava la
fuoriuscita dell'acqua.
Con la posa nei nuovi quartieri, iniziata già nei
primi anni Sessanta, di tubature monolitiche in
acciaio a media pressione, .si dava l'avvio alla
progressiva trasformazione e sostituzione anche
della vecchia rete a bassa pressione esistente nel
centro cittadino.
218
8.81
terno
mode
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MoS/I
Foto/
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via C
4057
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