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8. JJ0-111
LL1 prima Cabina
di
trasformazione costruita nel
1931
per
la distribuzione della corrente alterna/a in l'fate
l?imembranze in una foto coel/a
(ASAMPS
-
Il)
e ai 11ostri
giomi
(AGG
•
GOGJ.
Frani e nel 1934 ampliata quella a Barriera
Massimo D'Azeglio, chiudendo così attorno alla
città un anello dedicato alla distribuzione di cor-
rente alternata a bassa tensione, migliorando la
fornitura ai privati nelle zone lontane e i rendi-
menti della distribuzione. Il progetto, abbozzato
nel lontano 1911 e rimasto a lungo sulla carta
cominciava a prendere piede.
Dal canto suo l'Amministrazione Comunale aveva
perseguito con tutti i mezzi la regolarità del servi-
zio affiancata da una oculata politica delle tariffe,
favorendo così
il
rapido sviluppo delle varie appli-
cazioni negli usi dell'energia elettrica ed un pro-
gressivo aumento delle utenze, passate da un
migliaio nel 1905 a oltre 17.000 nel 1930. In ven-
ticinque anni la potenza prodotta dalle centrali
deli'AEC era passata dai tre modesti cavalli delle
origini ad oltre 5.500 cavaiJi: i 500.000 Kwh erogati
nel 1905 erano divenuti 4.750.000 e le 20.000 lam-
padine in tallate erano divenme 110.000, senza
comare i 1.600 lampioni della pubblica illumina-
zione. Risultati imponenti che runavia richiedeva-
no nuovi investimenti e nuove strutture.
Allo scopo di gettare le basi per un'inregrale
distribuzione a corrente alrernata, negli anni
1936-1937 veniva studiata ed attuata la costru-
zione di una sonostazione di ricevimento - che
riceveva elettricità dalla Centrale di Valera - in
viale dei Mille a 6500/ 3600 V, ma con classe di
isolamento a 10.000
V,
e
steso un anello perife-
rico aereo ed il collegamento della sottosrazione
con la centrale di an Paolo per mezzo di tre
gro si cavi interrati.
Potevano così iniziare i lavori per la rra formazio-
ne anche in centro dell'erogazione da corrente
cominua a corrente alternata e la sistemazione
delle linee di prelievo e di distribuzione ad alta
tensione. I lavori di trasformazione sarebbero
durati, per la complessità e ramificazione delle
linee e la necessità di costruire diverse cabine di
trasformazione, parecchi anni, fino a servire,
all'alba della seconda guerra mondiale, la metà
della città. Gli interventi sarebbero stati poi sospe-
si nel 1941 per cause belliche e solo nel marzo
del 1951 l'anunodernamento dell'intera rete pote-
va dirsi completato.
el 1937 con il coiJegamento del quartiere di via
Tremo veniva invece portata a compimento la tra-
sformazione a corrente alternata della distribuzio-
ne nei suburbi della cinà.
Dalla guerra alla ricostruzione
Tra il 1941 ed il1944, per le limitazioni e i divie-
ti imposti nell'impiego del rame e per la situa-
zione generale di emergenza dovuta allo stato di
guerra, tutti i lavori
in
progetto venivano sospe-
si e l'attività dell'Azienda si limitò alla posa eli
alcune linee a bassa tensione in alluminio e
alluminio-acciaio per l'alimentazione di nuovi
quartieri e per collegare utenze industriali; ad
allacciare nuove utenze e revisionare alcun i
impianti periferici di illuminazione pubblica e a
lavori di manutenzione, sempre più necessari
con l'avvio delle incursioni aeree e dei bombar-
damenti. L'esercizio 1944, per la prima volta
dopo 40 anni di vita. aveva chiuso in perdita.
per le indiscutibili difficoltà e gli ingenti danni
provocati dai fatti bellici.
Terminato il secondo conflitto mondiale,
l'Azienda Elettrica Comunale poteva riprendere
il cammino interrotto bruscamente nel ·41. Tra il
1945 ed
il
'46 l'attività fu rivolta prevalentemen-
te a riparare i gravi danni subiti dalla rete per le
azioni belliche, e nel 1947 oltre al prosegui-
mento dei lavori di riparazione, venivano
ampliate la rete di distribuzione e costruite
nuove cabine di trasfonmizione.
el
1948 venivano ripresi i lavori per la trasfor-
mazione degli impianti per l'erogazione della cor-
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gli
d
era
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